Quali sono le condizioni per lavorare in UK dopo brexit? Di quale visto ho bisogno per il distacco dei lavoratori in UK?
Arletti & Partners può aiutarti con tutto quello che c’è da sapere in merito a requisiti ed adempimenti per lavorare in UK dopo Brexit.
I nostri Posting Specialists possono aiutarti con tutti i requisiti necessari per svolgere con successo i tuoi incarichi in UK.
Il Regolamento Costruzioni del 2015 definisce gli obblighi per tutti i soggetti coinvolti in un cantiere di costruzione, dal cliente al contractor.
La nozione di “costruzione” nell’ordinamento britannico è molto ampia e abbraccia molte attività collegate all’edilizia (Reg. 2 – Interpretation).
Pertanto, anche l’applicazione delle CDM Regulations 2015 si applica a un vasto numero di attività.
Il Regolamento CDM 15 impone ai contractor di selezionare e impiegare solo i lavoratori adeguatamente formati. Si tratta di un obbligo aperto, si richiede al datore di lavoro di fornire ai suoi dipendenti una formazione ad hoc e personalizzata, non una standard definita nei suoi contenuti per legge. Le aziende britanniche potrebbero ammettere nei loro cantieri solamente i lavoratori in possesso della CSCS Card.
Questa card è rilasciata dall’associazione dei costruttori UK ed è una certificazione privata che dimostra la preparazione professionale ed H&S del lavoratore.
Studio A&P può aiutarvi a far ottenere a vostri dipendenti la CSCS Card o altre certificazioni omologhe, nonché a far riconoscere i titoli italiani eventualmente acquisiti.
Tutti i soggetti coinvolti nel cantiere devono rispettare gli obblighi generali definiti nel Health and Safety at Work etc. Act 1974, nelle Management of Health and Safety at Work Regulations 1999 e nel resto della normativa in materia.
Ci sono poi gli obblighi delle CDM Regulations 2015: un’azienda impegnata in un cantiere potrebbe rivestire uno o più ruoli tra quelli descritti dalle Regulations (contractor, designer, contractor principale, designer principale).
Ciascun ruolo ha i suoi obblighi specifici, possiamo aiutarvi a individuarli.
Il contractor deve redigere il Construction Phase Plan, contenente le informazioni essenziali sul cantiere, i soggetti impegnati, i rischi presenti e le misure di prevenzione adottate.
Se il cantiere supera un certo grado di complessità, potrebbe diventare necessario notificare all’HSE (l’agenzia britannica per la salute e la sicurezza sul lavoro) il cantiere, inviando il Construction Phase Plan. Possiamo aiutarvi a verificare se il vostro cantiere deve essere notificato o meno.
Se nel cantiere operano due o più contractors, il designer principale deve redigere l’Health and Safety File. Il file verrà poi passato al contractor principale, il quale dovrà tenerlo in considerazione durante i lavori ed eventualmente aggiornarlo.
Studio A&P assiste le aziende nell’adattare il trattamento dei propri lavoratori distaccati alle condizioni di lavoro UK, in adempimento del PSSC.
Il lavoratore distaccato ha diritto alle stesse condizioni di impiego e lavoro del dipendente assunto dal datore di lavoro UK per il quale sta lavorando (Agency Workers Regulations, 2010: Art. 5 and 6).
Il National Minimum Wage (NMW) da aprile 2021 è: £8.91/ora per i dipendenti di età superiore o uguale a 23 anni. Devono essere inclusi tutti gli ulteriori elementi di retribuzione definiti obbligatori per legge nazionale.
In genere, il lavoro settimanale medio del dipendente non può superare le 48 ore (Art. 4, par. 1 and 3), ma sono presenti delle eccezioni.
I lavoratori hanno poi diritto a 11 ore di riposo tra un giorno lavorativo e l’altro e a 24 ore ininterrotte di riposo alla settimana (Art. 10, par. 1).
I lavoratori distaccati, in quanto equiparati agli agency workers dalla legge UK, hanno legalmente diritto a 5.6 settimane (28 giorni) di ferie pagate all’anno.
Lo Studio A&P fornisce assistenza nell’individuare e ottenere il visto necessario per entrare nel Regno Unito.
I lavoratori con cittadinanza UE sono considerati dal governo britannico “visa-free”, quindi non devono necessariamente richiedere un visto prima di recarsi nel Regno Unito se si tratta di un soggiorno temporaneo (6 mesi o inferiore) ed esclusivamente finalizzato alle attività ricomprese nel regime Visitor (vedi Attività permesse sotto il Visitor Visa ed i regimi EU Visa-free).
Puoi visitare il Regno Unito con un semplice Visitor visa se ti rechi nel paese per alcuni motivi di lavoro, tra cui partecipare a riunioni, conferenze, fiere commerciali o negoziare contratti (Immigration Rules, Appendix V).
È possibile inoltre svolgere alcune attività con i dipendenti britannici dell’azienda presso cui lavori (e.g. fornire training). Il visto dura di base 6 mesi, ma può avere anche durate maggiori (2, 5, 10 anni).
Tra le attività consentite senza necessità di visto rientrano alcune attività lavorative generali quali partecipare a riunioni, conferenze o negoziare contratti, ma anche attività legate alla produzione e fornitura di beni come “installazione, smantellamento, riparazione o consulenza da parte di un produttore per equipaggiamento, software o hardware, se tale produttore ha un contratto di acquisto, fornitura o locazione con una società o organizzazione nel Regno Unito” (Immigration Rules, Appendix Visitor: Permitted activities).
Tali attività sono permesse anche in caso di subappalto dei servizi post-vendita, a patto che tale servizio sia stabilito come da contratto con l’azienda locale in UK.
Per coloro che invece forniscono servizi, potrebbe essere necessario ricorrere a un visto (i.e. visto T5).
Per richiedere un visto Skilled Worker, è necessario lavorare per un datore di lavoro del Regno Unito che sia stato approvato dall’Home Office e che ti abbia rilasciato un certificate of sponsorship con le informazioni sul ruolo che ti è stato offerto nel Regno Unito.
Il lavoro inoltre deve essere incluso nella lista delle occupazioni ammissibili e la retribuzione deve rispettare le regole sul salario minimo. È necessario inoltre provare la propria conoscenza della lingua inglese.
È possibile richiedere il visto online entro tre mesi dall’inizio del lavoro. Il visto può durare fino a 5 anni, poi è eventualmente necessario un rinnovo (Immigration Rules, Appendix Skilled Workers).
Puoi richiedere un visto T5 Temporary Worker – International Agreement Worker se hai un contratto di lavoro coperto dal diritto internazionale (per esempio dal TCA UE-UK, Title II o dal GATS).
Fornire un servizio come fornitore di servizi contrattuali o come professionista indipendente rientra in questa fattispecie. È necessario che il cliente UK sia stato approvato dall’Home Office e che ti abbia rilasciato un certificate of sponsorship con le informazioni sull’attività che devi svolgere nel Regno Unito.
Nel caso dei servizi coperti dal TCA UE-UK, la durata del visto è pari alla durata dell’attività indicata dal certificate of sponsorship (più 14 giorni), ma non può superare i 12 mesi (Immigration Rules, Appendix T5 (Temporary Worker).
Puoi richiedere l’Intra-company Visa se il tuo datore di lavoro ti ha assegnato una posizione nel Regno Unito e il vostro rapporto di lavoro dura da più di 12 mesi (oppure se la retribuzione annuale supera una certa soglia)
Il datore di lavoro nel Regno Unito deve essere approvato dall’Home Office e averti rilasciato un certificate of sponsorship con le informazioni sul ruolo che ti è stato offerto nel Regno Unito. La retribuzione deve anche superare una certa soglia.
Il visto dura per tutta la durata del contratto di lavoro o 5 anni (la durata minore tra le due).
(Immigration Rules, Appendix Intra-Company Routes)
I lavoratori UE che lavorassero già in UK alla data del 31 dicembre 2020 non devono chiedere un visto, ma questo permesso, se hanno lavorato in modo continuativo in UK recandovisi almeno una volta ogni 12 mesi, senza viverci abitualmente (hanno trascorso meno di 180 giorni nel Regno Unito in ogni periodo di 12 mesi; sono tornati nel proprio Paese di residenza almeno una volta ogni sei mesi o due volte ogni 12 mesi).
L’attività lavorativa deve produrre reddito in UK ed essere “reale ed effettiva”.
I lavoratori distaccati da un paese UE per una trasferta non rientrano in questa categoria.
Studio A&P vi supporta nella fiscalità delle vostre attività in UK.
Dopo aver identificato lo stato in cui sono imponibili le remunerazioni dei lavoratori distaccati ai sensi della Convenzione Italia-Regno Unito, lo Studio può assistervi in ogni adempimento.
In generale, la remunerazione del lavoratore è imponibile nel paese dove ha svolto l’attività lavorativa collegata. Sono presenti delle eccezioni.
Ai sensi della Convenzione Italia-Regno Unito (Art. 15), la remunerazione è imponibile nel paese di residenza in presenza di tre condizioni: il lavoratore ha soggiornato nell’altro paese per non più di 183 giorni dell’anno fiscale, è pagato da un datore di lavoro che non risiede in quello stato, la remunerazione non è versata da una stabile organizzazione o da una base fisse che il datore di lavoro ha nell’altro paese.
Il Regolamento 883/2004 continua ad applicarsi ai lavoratori UE il cui distacco nel Regno Unito era già in corso al 31 dicembre 2020, fintantoché tale situazione non si interrompa. Le certificazioni di distacco e i certificati A1 emessi con data iniziale precedente al 31 dicembre 2020 e che si concludono dopo quella data rimangono validi.
Per tali situazioni, sarà possibile, alla scadenza del certificato, richiedere un nuovo distacco senza soluzione di continuità, sempre ai sensi del Regolamento 883/2004.
Il TCA UE-UK disciplina il coordinamento della previdenza sociale dopo Brexit tramite un apposito protocollo – il Protocol on Social Security Coordination (PSSC).
Ci sono numerosi elementi di continuità tra il PSSC e i Regolamenti UE sul distacco dei lavoratori. Se in astratto è cambiata la base legale, in concreto molti adempimenti sono rimasti gli stessi.
Il PSSC prevede che il lavoratore distaccato rimanga soggetto alla legislazione previdenziale del suo stato di origine se la durata del distacco non è superiore ai 24 mesi e non viene inviato in sostituzione di un altro lavoratore già distaccato (Art. SSC 11).
Il PSSC, rispetto al Regolamento UE 883/2004, non prevede più la possibilità di prolungare la durata ordinaria del distacco (24 mesi), né di stipulare accordi in deroga alle norme generali previste in materia di determinazione della legislazione applicabile (Art. SSC. 10).
Il PSSC (Art. SSC. 12) riproduce le disposizioni contenute nell’art. 13 del Regolamento 883/2004, pur aggiungendo dei criteri speciali per l’applicazione della legislazione del Regno Unito (parr. 5 e 6).
Il PSSC ripropone con alcune minime modifiche l’impianto normativo anche del Regolamento 987/2009. Il datore di lavoro informa, se possibile preventivamente, l’istituzione previdenziale dello Stato di cui si applica la legislazione (Art. SSCI. 14), che rilascia un attestato di legislazione applicabile indicando data e condizioni (Art. SSCI. 16).
Il nuovo attestato del PSSC si potrebbe accostare al certificato A1. In ogni caso, in attesa che si concluda il periodo transitorio, tutti i moduli e i documenti rilasciati dalle istituzioni competenti rimangono validi nel formato utilizzato per gli adempimenti della normativa UE (Art. SSCI. 75).
I documenti A1 continueranno pertanto ad essere utilizzati per la certificazione della legislazione applicabile durante il periodo transitorio.
Se la tua attività fa sorgere una stabile organizzazione, la tua azienda diventa potenzialmente soggetta alle imposte britanniche, quindi agli obblighi tributari e legislativi UK (dichiarazione dei redditi, bilanci, scritture contabili).
Uno degli effetti più rilevanti è la soggezione alla tassazione dei redditi di lavoro dipendenti di tutti i lavoratori impiegati nella stabile organizzazione in UK, anche se assunti all’estero (Convenzione Italia-UK, Art. 15, c. 2 l. c). Studio A&P ti assiste nell’individuare a quale tassazione sei soggetto.
Il concetto di stabile organizzazione è definito dalle varie Convenzioni bilaterali (ad esempio, Art. 5 delle Convenzioni tra UK e Italia, Francia, Germania) e fa sorgere obblighi fiscali e legislativi in capo all’azienda.
Anche i cantieri di costruzione e di montaggio la cui durata supera quella prevista dalla Convenzione bilaterale tra UK e il tuo paese costituiscono una stabile organizzazione.
Tale durata è di 12 mesi per gli accordi che il Regno Unito ha con Italia, Francia e Germania.
E’ presente una stabile organizzazione anche quando nell’altro stato opera un agente dell’impresa che esercita abitualmente il potere di concludere contratti a nome dell’impresa, se questi contratti non si limitano all’acquisto di merci.
Le regole per la conduzione dei veicoli nel Regno Unito sono diverse a seconda che la patente e l’assicurazione siano stati rilasciati in un Paese UE o non-UE.
Come indicato dalle linee guida del Governo britannico, è possibile continuare a guidare nel Regno Unito con la patente di un paese UE e con una prova dell’assicurazione auto (la Green Card assicurativa o un documento con nome dell’assicuratore, numero di targa del veicolo assicurato e durata della copertura assicurativa).
Come indicato dalle linee guida del Governo britannico, è possibile continuare a guidare nel Regno Unito con la patente di un paese non-UE per un periodo di 12 mesi dall’ultimo ingresso nel paese.
Se il veicolo è un camion, può essere guidato solo il camion registrato all’estero con cui si è entrati nel Regno Unito. Se il proprio paese aderisce alla Green Card, è necessario portare con se quella, altrimenti occorre assicurarsi nuovamente nel Regno Unito.
Il Regno Unito offre ai suoi cittadini una copertura sanitaria universale. La copertura si estende a tutti i cittadini stranieri con un permesso di soggiorno permanente o che entrano nel paese Visa-free o con un Visitor Visa.
Per soggiorni più lunghi, potrebbe essere necessario pagare un’imposta addizionale al momento della richiesta del visto in modo da essere coperti dal NHS o presentare documentazione addizionale. Sono presenti delle differenze nell’accesso alla sanità tra Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord.
Per i lavoratori distaccati dalle aziende dei paesi UE, se entrano nel Regno Unito senza visto o con un Visitor Visa, per meno di 6 mesi, possono accedere all’assistenza sanitaria britannica con la loro carta TEAM. Se fosse necessario un altro visto, al lavoratore potrebbe essere chiesto di pagare l’imposta addizionale insieme al visto.
In quel caso, il lavoratore può registrare online un certificato S1 rilasciato dal proprio Stato, in modo da essere coperto dall’assistenza sanitaria inglese senza ulteriori esborsi o ottenere il rimborso dell’imposta addizionale eventualmente pagata con il visto (TCA UE-UK, Artt. SSC. 17, SSCI. 21 e seguenti).
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