Mercoledì 4 dicembre, il Senato ha convertito in legge un nuovo decreto sull’immigrazione, noto come “Decreto Flussi“. Il provvedimento, già approvato dalla Camera il 27 novembre, prevede misure relative alla gestione dei flussi migratori.
Il Decreto Flussi
Ogni anno, il governo approva i decreti “Flussi”, che stabiliscono il numero massimo di stranieri che possono entrare legalmente in Italia per motivi di lavoro. Il Decreto stabilisce anche le modalità attraverso cui questi lavoratori possono richiedere permessi per lavorare e risiedere nel Paese.
Scopri di più sulla pianificazione dei flussi per il triennio 2023-25.
Il nuovo decreto, recentemente approvato dal Parlamento, introduce alcune novità che hanno suscitato ampi dibattiti nelle ultime settimane.
Le novità del Decreto Flussi
Lista dei Paesi “sicuri”
Una delle principali novità è l’inclusione, nel decreto, della lista dei 19 Paesi ritenuti “sicuri” dall’Italia. In particolare, si segnala un aggiornamento dell’elenco di tali Paesi, che include ora Stati come Bangladesh, Egitto e Marocco.
Segretezza dei contratti per attività di controllo delle frontiere e soccorso in mare
Un’altra misura rilevante riguarda la segretezza dei contratti pubblici relativi alla fornitura di mezzi e materiali per il controllo delle frontiere e delle attività di soccorso in mare.
Con questa norma, l’Italia potrebbe trasferire navi e motovedette a Paesi come la Libia e la Tunisia per il controllo dei flussi migratori, senza dover rendere pubblici i dettagli di tali operazioni.
Modifica alla procedura legale sulla convalida del trattenimento
Un’ulteriore novità riguarda il trasferimento della competenza sulla convalida del trattenimento dei richiedenti asilo. Non saranno più i Tribunali specializzati a occuparsene, ma le Corti d’Appello. Questo cambiamento modifica la procedura legale riguardante il trattamento dei migranti, accelerando il processo di verifica delle condizioni di trattenimento.
Scadenze per la firma del contratto di soggiorno
Sono state introdotte anche misure più rigide per l’ingresso in Italia di lavoratori stranieri.
Tra le novità, il testo prevede che i datori di lavoro e i lavoratori stranieri debbano firmare il contratto di soggiorno entro otto giorni dall’arrivo del lavoratore in Italia. Il contratto di soggiorno è l’accordo che permette ai datori di lavoro e ai migranti di stipulare un contratto di lavoro. Costituisce la base per il rilascio del permesso di soggiorno. Se questo obbligo non viene rispettato, il datore di lavoro rischia di non poter fare richieste per l’ingresso di nuovi lavoratori stranieri per un periodo di tre anni.
Per combattere il fenomeno del “caporalato”, il decreto introduce un permesso di soggiorno speciale per i lavoratori stranieri vittime di sfruttamento sul lavoro. Questo permesso ha una durata di sei mesi e può
essere rinnovato per un altro anno, al fine di garantire al lavoratore sfruttato assistenza legale e, se necessario, anche assistenza sanitaria.
Scopri di più sulle modalità operative previste dalla Circolare Flussi 2025.
AGGIORNAMENTO: Il nuovo Decreto Flussi (D.L. 145/2024) è stato pubblicato. Per maggiori informazioni sulle modifiche in materia di immigrazione, leggi il nostro articolo sul Decreto Flussi 2025.