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Decreto Flussi 2025: le modifiche in materia di immigrazione introdotte dal D.L. 145/2024 

Il D.L. 145/2024, ormai approvato anche dal Senato, introduce importanti modifiche al Testo Unico per l’Immigrazione.

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Ingresso nel territorio dello Stato 

Il Decreto Legislativo 145/2024 sancisce che anche i cittadini stranieri che richiedano un visto nazionale (come, ad esempio, carta blu, motivi familiari, ecc.) debbano sottoporsi, in sede di intervista consolare, all’acquisizione dei dati biometrici. Tale misura entrerà in vigore l’11 gennaio 2025

Inoltre, un’ulteriore novità in materia di visti nazionali è la revoca del preavviso di rigetto in sede di richiesta visto, al fine di snellire le procedure consolari. Anche questa misura entrerà in vigore dal 2025. 

Rimozione delle quote all’interno del decreto flussi per la conversione dei permessi di soggiornanti di lungo periodo 

A seguito delle modifiche già apportate dal decreto Cutro, vengono inoltre eliminate le quote per la conversione dei permessi stagionali e dei permessi di soggiornanti di lungo periodo rilasciati da un altro Stato EU. 

Obbligo di domicilio digitale per il datore di lavoro 

Il datore di lavoro dovrà fornire un indirizzo PEC, indicato come domicilio digitale nei database INI-PEC (per le persone giuridiche tenute a iscriversi nel Registro delle Imprese) ed INAD (per le persone giuridiche non tenute alla predetta iscrizione e per le persone fisiche). 

Digitalizzazione del Contratto di Soggiorno 

Il Decreto prevede un ulteriore semplificazione delle procedure di ingresso del lavoratore. Se fino ad ora è stato necessario per i lavoratori e datori di lavoro recarsi entro 8 giorni dall’ingresso nel territorio nazionale presso gli Uffici della Prefettura competente per la firma del Contratto di Soggiorno e Accordo di integrazione, le procedure saranno ora digitalizzate

Sarà obbligo del datore di lavoro allegare alla domanda il certificato di idoneità alloggiativa e l’asseverazione con firma digitale, in modo che le Prefetture dispongano già degli originali di tali documenti.  

In tal modo, non sarà più necessario per i datori di lavoro presentare i documenti originali in Prefettura e potranno procedere con firma digitale alla firma del contratto di soggiorno entro 8 giorni. Il lavoratore potrà firmare il contratto anche in firma autografa.

In caso di mancato invio della documentazione entro 8 giorni, il nulla osta sarà revocato e il lavoratore dovrà lasciare il Paese. 

Conferma del datore di lavoro prima del rilascio del visto 

Per contrastare il fenomeno dei datori di lavoro che non portano a termine le pratiche di assunzione dei lavoratori per i quali richiedono il nulla osta, sarà, da gennaio, loro obbligo confermare la volontà di assumere il dipendente al momento di richiesta del visto da parte del lavoratore.

All’invio della richiesta di visto da parte del lavoratore in Consolato, lo Sportello Unico per l’Immigrazione riceverà una notifica, che inoltrerà tramite PEC al datore di lavoro, il quale dovrà confermare la sua volontà a procedere entro 7 giorni dalla ricezione. Se non sarà dato riscontro alla richiesta, il nulla osta sarà revocato. 

Irricevibilità della domanda 

Viene introdotta l’irricevibilità delle domande presentate da datori di lavoro che nei 3 anni precedenti non abbiano sottoscritto il contratto di soggiorno per precedenti richieste di nulla osta o che, al momento della presentazione, abbiano a carico un decreto che disponga il giudizio o condanna per il reato di intermediazione illecita e sfruttamento lavorativo (art.603-bis del codice penale). 

Riduzione dei termini per il test del mercato del lavoro 

Dal 2022, i datori di lavoro sono tenuti ad interpellare i centri per l’impiego competenti territorialmente per verificare la disponibilità di lavoratori già presenti sul territorio italiano a ricoprire la mansione indicata in proposta di assunzione di un lavoratore straniero residente all’estero.  

I tempi entro i quali il centro per l’Impiego deve dare riscontro in merito alla richiesta inoltrata si riducono da 15 a 8 giorni

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Riferimenti Normativi

D.L. 145/2024

Fonte

Decreto Cutro (D.L. 20/2023)

Fonte

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