La cittadinanza italiana garantisce a chiunque la ottenga gli stessi diritti di chi è nato e cresciuto nel Paese. Ci sono diversi modi per diventare cittadini italiani. Uno di questi è attraverso la cittadinanza italiana per residenza nel territorio italiano (procedura nota anche come “naturalizzazione”).
Questa guida fornisce informazioni utili riguardo ai requisiti per ottenere la cittadinanza italiana per residenza e riguardo a come richiederla.
Quali diritti si ottengono con la cittadinanza italiana?
Diventare cittadini italiani garantisce i seguenti diritti:
- Si può votare ed essere eletti in Italia durante le elezioni locali e nazionali;
- Si possono ricoprire cariche e funzioni pubbliche.
Diventando cittadini italiani, si ottiene automaticamente anche la cittadinanza di cittadini europei, che comporta ulteriori diritti quali ad esempio:
- La libertà di circolazione e di soggiorno in tutto il territorio dell’Unione;
- Il diritto di voto e di elezione alle elezioni comunali e del Parlamento europeo in Italia;
- Protezione da parte delle autorità diplomatiche e consolari di qualsiasi Stato membro europeo in un Paese terzo che non rappresenti l’Italia;
- Il diritto di presentare petizioni al Parlamento europeo e ricorsi al Mediatore europeo.
Si può ottenere la cittadinanza italiana attraverso la residenza?
L’Italia concede la cittadinanza e, quindi, il passaporto italiano, ad alcune categorie di cittadini. Una di queste è coloro che sono legalmente residenti da tempo nel nostro paese.
Questo tipo di richiesta di cittadinanza è chiamato anche “cittadinanza per naturalizzazione”. Significa che, ai richiedenti che risiedono legalmente nel territorio della Repubblica italiana da un numero minimo di anni, può essere concessa la cittadinanza attraverso decreto del Presidente della Repubblica, di concerto con il Ministero dell’Interno.
La cittadinanza italiana per residenza è talvolta l’unica strada disponibile per ottenere un passaporto italiano, ma potrebbe non essere quella più veloce. Prima di iniziare la procedura, si consiglia di verificare la possibilità di qualificarsi per altri tipi di cittadinanza.
Qual è la differenza tra l’essere residente permanente e l’essere cittadino italiano?
Molti sono soliti confondere il concetto di cittadinanza con quello di residenza permanente nel territorio italiano. Nonostante alcune somiglianze, i due concetti sono molto diversi.
La differenza principale tra esse è che la cittadinanza permette di ottenere il passaporto dello stato in cui si vive. La residenza permanente, al contrario, non consente di ottenere un passaporto locale, ma di soggiornare in uno stato, ad esempio l’Italia, sulla base del possesso di un permesso di soggiorno italiano. Dopo 5 anni di permanenza in Italia con determinate tipologie di permesso di soggiorno, si può ottenere il permesso di lungo periodo, che consente di vivere nel nostro paese in modo permanente, a condizione di rinnovare il permesso ogni 10 anni.
I residenti permanenti in Italia possono viaggiare nei Paesi dell’area Schengen, lavorare e vivere in Italia, ma non hanno gli stessi diritti degli italiani. Ad esempio, non possono votare. Quindi, avere la cittadinanza da più diritti, ma la procedura di richiesta è anche più lunga e complessa.
Per quanto tempo bisogna vivere in Italia per diventare cittadini?
Il periodo minimo di residenza in Italia prima di poter richiedere la cittadinanza per naturalizzazione dipende dalla nazionalità del richiedente.
Di norma, per gli stranieri extracomunitari è richiesta una residenza legale sul territorio italiano di almeno 10 anni. Ci sono molti casi in cui il periodo minimo di residenza richiesto è più breve, di seguito alcuni esempi:
- 3 anni di residenza legale per lo straniero il cui padre, madre o uno qualsiasi degli ascendenti di secondo grado in linea diretta erano italiani per nascita o per gli stranieri nati in Italia e ivi residenti;
- 4 anni per i cittadini di uno stato membro dell’UE;
- 5 anni di residenza legale a seguito di adozione per gli stranieri maggiorenni o a seguito del riconoscimento dello status di apolide o rifugiato politico.
Il requisito della residenza non è richiesto per gli stranieri che lavorano all’estero per l’Italia da almeno 5 anni.
Lo status di residenza legale decorre dalla data di iscrizione al Comune di residenza e gli anni complessivi di residenza in Italia devono essere ininterrotti.
Posso vivere in Italia in attesa della cittadinanza per naturalizzazione?
Come regola generale, i richiedenti devono mantenere la residenza in Italia durante l’intero processo di richiesta della cittadinanza per naturalizzazione. Questo non significa che non si possa viaggiare all’estero, ma è importante rimanere residenti in Italia.
I richiedenti possono modificare il loro indirizzo di residenza in Italia, durante la richiesta di cittadinanza se, ad esempio, si trasferiscono permanentemente in un altro alloggio. In questo caso, però, è obbligatorio informare immediatamente le autorità di questo cambiamento.
Una volta presentata la domanda di cittadinanza per residenza, i tempi di attesa per il completamento della procedura sono di circa 24 mesi, estendibili fino a 36 mesi. In alcuni casi, la procedura può essere più veloce, principalmente a seconda del carico di lavoro delle autorità.
Livello di conoscenza della lingua italiana per richiedere la cittadinanza
La concessione della cittadinanza italiana per naturalizzazione è subordinata al possesso di un’adeguata conoscenza della lingua italiana. Non deve essere inferiore al livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER).
A tal fine, i richiedenti devono produrre un’apposita certificazione. Tale certificazione deve essere rilasciata da un ente certificatore riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale o dal Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Ecco alcuni enti certificatori attualmente riconosciuti a questo scopo:
- Università degli stranieri di Siena;
- Università degli stranieri di Perugia;
- Università Roma Tre;
- Società Dante Alighieri.
In alcuni casi specifici, i richiedenti possono essere esentati dal dover presentare il certificate di lingua.
Dove richiedere la cittadinanza italiana
La domanda di cittadinanza italiana per residenza si presenta attraverso il sito ufficiale del Ministero dell’interno. Per accedere al sito, il richiedente deve essere in possesso di un’identità digitale SPID.
Dopo l’accesso al sito, è necessario selezionare il modulo di domanda adatto e compilarlo con tutti I dati personali richiesti. Terminata la compilazione, è necessario caricare I documenti a supporto e quindi inoltrare la domanda.
Una volta approvata la domanda, verrà inviato apposito decreto al Comune di residenza e si verrà invitati alla cerimonia del giuramento.
Documenti necessari per la cittadinanza italiana
I documenti a supporto possono includere:
- Il documento di identità;
- Il certificato di nascita rilasciato dal paese in cui è stato registrato l’atto di nascita, debitamente legalizzato e tradotto per uso in Italia;
- I certificati del casellario giudiziale debitamente legalizzati e tradotti per uso in Italia;
- La certificazione ufficiale di conoscenza della lingua italiana (salvo casi di esenzione);
- La ricevuta di pagamento della tassa governativa di €250,00;
- La relativa marca da bollo.
E’ consigliabile assicurarsi che il nome sul passaporto corrisponda perfettamente a quello riportato sul certificato di nascita. Il nome sul passaporto, infatti, potrebbe essere cambiato a seguito di matrimonio o per altri motivi. Le discrepanze nei nomi riportati sui documenti potrebbero causare problemi nella fase successiva della domanda di cittadinanza. Si consiglia di correggerle prima della presentazione della domanda.
Requisiti di reddito per la cittadinanza italiana
In fase di richiesta di cittadinanza, sarà necessario dimostrare il reddito percepito negli ultimi 3 anni.
In particolare, il reddito annuo non deve essere inferiore a:
- €8.263,31 per richiedenti non coniugati e senza figli a carico
- €11.362,05 per richiedenti con coniuge a carico, a cui vanno aggiunti €516 per ogni figlio a carico.
Nel caso in cui non si disponga di un reddito annuo, è possibile indicare il reddito di un’altra persona, purché faccia parte dello stesso nucleo familiare.
Infine, il reddito di cui sopra deve essere mantenuto per tutta la durata del processo di cittadinanza, fino al giuramento.
Se hai bisogno di supporto per la tua richiesta di cittadinanza italiana, Studio A&P può aiutarti: dai un’occhiata ai nostri servizi di assistenza per la cittadinanza italiana.