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La Cittadinanza Italiana

Scopri come richiedere la cittadinanza italiana in base alle tipologie disponibili.

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La cittadinanza italiana garantisce a chiunque la ottenga gli stessi diritti di chi è nato e cresciuto nel Paese. La cittadinanza italiana garantisce più diritti di un permesso di soggiorno italiano. Ci sono diversi modi per ottenere la cittadinanza italiana: nascita sul territorio italiano, matrimonio, discendenza e altro.

Questa guida vi fornirà tutti i dettagli necessari su chi ha diritto alla cittadinanza italiana oggi e come ottenere la cittadinanza italiana.

Quali diritti si hanno con la cittadinanza italiana?

Diventare cittadino italiano garantisce i seguenti diritti:

  • Si può votare ed essere eletti in Italia durante le elezioni locali e nazionali;
  • Si possono ricoprire cariche e funzioni pubbliche.

Con la cittadinanza italiana si ottiene automaticamente anche la cittadinanza dell’Unione Europea, che comporta ulteriori diritti:

  • La libertà di circolazione e di soggiorno in tutto il territorio dell’Unione;
  • Il diritto di voto e di elezione alle elezioni comunali e del Parlamento europeo in Italia;
  • La protezione da parte delle autorità diplomatiche e consolari di qualsiasi Stato membro europeo in un Paese terzo che non rappresenta l’Italia;
  • Il diritto di presentare petizioni al Parlamento europeo e ricorsi al Mediatore europeo.

Cittadinanza italiana: requisiti

Come già detto, l’Italia concede la cittadinanza italiana in base a diversi casi: nascita sul territorio italiano, per discendenza, residenza legale e altro ancora. Per ottenere la cittadinanza italiana, è necessario rientrare almeno in una delle categorie di seguito elencate.

Cittadinanza italiana per nascita (Ius Sanguinis)

Possono ottenere la cittadinanza italiana per Iure Sanguinis le seguenti categorie di persone:

  1. Figlio di padre o madre cittadini italiani;
  2. Minore straniero adottato da un cittadino italiano;
  3. Figli minori di una persona che acquista o riacquista la cittadinanza italiana. Se i figli convivono con tale persona, acquisiscono la cittadinanza italiana. Tuttavia, al compimento della maggiore età, possono rinunciarvi se in possesso di un’altra cittadinanza.

Nascita sul territorio italiano

  1. Per i nati sul territorio italiano i cui genitori sono ignoti o apolidi. O anche se il bambino non acquisisce la cittadinanza dei genitori secondo la legge del loro Stato;
  2. Per coloro che erano cittadini italiani e risiedevano nei territori che facevano parte dello Stato italiano, poi ceduti alla Repubblica di Jugoslavia;
  3. Per coloro che sono di lingua e cultura italiana e sono figli o discendenti in linea diretta delle persone di cui al punto 2.

Cittadinanza italiana per discendenza

Anche nota come cittadinanza per diritto di sangue, la cittadinanza italiana per discendenza si può ottenere se si è in grado di provare una discendenza diretta da propri avi emigrati all’estero.

Durante la procedura di richiesta della cittadinanza, i documenti da fornire includono certificati di nascita, certificati di matrimonio e altri documenti rilevanti dei propri avi.

Per ulteriori dettagli su questo tipo di cittadinanza italiana, leggi la nostra guida sui documenti e i requisiti per la cittadinanza italiana per discendenza.

Puoi anche richiedere supporto da A&P per richiedere ed ottenere la cittadinanza italiana per discendenza.

Residenza legale nel territorio italiano

  1. Gli stranieri nati in Italia che hanno risieduto legalmente in Italia senza interruzioni fino al compimento della maggiore età, diventano cittadini italiani se dichiarano la volontà di acquisire la cittadinanza italiana entro 1 anno da tale data;
  2. Gli stranieri maggiorenni adottati da un cittadino italiano che risiedono legalmente in Italia da almeno 5 anni dopo l’adozione;
  3. Stranieri affiliati a un cittadino italiano da prima dell’entrata in vigore della legge 4 maggio 1983, n. 184, e che risiedono legalmente nel territorio della Repubblica da almeno 7 anni dall’affiliazione;
  4. Cittadini di uno Stato membro dell’Unione Europea se risiedono legalmente in Italia da almeno 4 anni;
  5. Apolidi che risiedono legalmente da almeno 5 anni nel territorio della Repubblica;
  6. Stranieri che risiedono legalmente da almeno 10 anni nel territorio della Repubblica;

Per sapere di più sulla Cittadinanza italiana per residenza (anche detta “per naturalizzazione”), leggi il nostro articolo dedicato.

Cittadinanza italiana per matrimonio

Un altro modo per cui uno straniero può diventare cittadino italiano è la cittadinanza italiana per matrimonio.

Il coniuge, straniero o apolide, di un cittadino italiano può acquistare la cittadinanza italiana quando, dopo il matrimonio, risiede legalmente da almeno 2 anni nel territorio della Repubblica, oppure dopo 3 anni dalla data del matrimonio se residente all’estero. I termini sono dimezzati in presenza di figli nati o adottati dai coniugi;

Cosa può impedire di ottenere la cittadinanza italiana

Preclude l’acquisizione della cittadinanza per matrimonio:

  1. La condanna per uno dei reati compresi nel Libro Secondo, Titolo I, Capitoli I, II e III del Codice Penale;
  2. La condanna per un reato intenzionale per il quale la legge prevede una pena massima non inferiore a tre anni di reclusione. Oppure la condanna per un reato non politico a una pena superiore a un anno da parte di un’autorità giudiziaria straniera, se l’Italia ha riconosciuto la condanna;
  3. L’esistenza, nel caso specifico, di comprovati motivi attinenti alla sicurezza della Repubblica.

Il procuratore generale chiede il riconoscimento della sentenza straniera al distretto in cui si trova l’ufficio di stato civile in cui il matrimonio è registrato o trascritto.

La riabilitazione fa cessare gli effetti preclusivi della condanna.

Lo Stato sospende l’acquisto della cittadinanza fino alla notifica della sentenza definitiva, se il tribunale ha avviato un’azione penale per uno dei reati di cui alle lettere a) e b), e per tutto il tempo in cui è in corso il procedimento di riconoscimento della sentenza straniera di cui alla lettera b).

Servizio allo Stato italiano

  1. Allo straniero che abbia prestato servizio, anche all’estero, per almeno cinque anni allo Stato;
  2. Allo straniero che abbia reso servizi eminenti all’Italia, ovvero quando sussista un eccezionale interesse dello Stato;

Ai fini dell’elezione, dell’acquisto, del riacquisto, della rinuncia o della concessione della cittadinanza, l’istanza o la dichiarazione dell’interessato deve comunque essere accompagnata dalla certificazione comprovante il possesso dei requisiti richiesti dalla legge.

Quanto costa la cittadinanza italiana?

Le istanze o le dichiarazioni di cui sopra sono soggette al pagamento di una tassa di 250 euro.

Qual è il modo più veloce per ottenere la cittadinanza italiana?

Tra le opzioni sopra descritte, il modo più rapido per ottenere la cittadinanza italiana è tramite nascita o discendenza.

Quanto tempo ci vuole per diventare cittadini italiani?

I tempi di elaborazione dipendono in larga misura dal tipo di domanda di cittadinanza. In caso di richiesta di cittadinanza italiana per discendenza, la domanda può essere presentata sia tramite un Consolato o Ambasciata italiana all’estero sia tramite un Comune italiano, a seconda del paese di residenza.

I Consolati di solito impiegano fino a 24 mesi per evadere una domanda di cittadinanza per discendenza, ma questo tempo può essere accorciato se quel Consolato specifico non ha molte domande da evadere in quel momento. I Comuni italiani, invece, sono generalmente più veloci e tendono a trattare la domanda in pochi mesi (in media 6 mesi). Se la procedura dura più dei 90 giorni massimi consentiti per la permanenza in Italia come cittadino extracomunitario, è necessario richiedere un permesso di soggiorno italiano.

In caso di richiesta per matrimonio o per residenza, i tempi di elaborazione dopo la presentazione della domanda sono solitamente più lunghi e possono arrivare fino a 36 mesi.

Una volta ottenuta la cittadinanza italiana, sarà possibile richiedere il passaporto italiano.

Quanto tempo bisogna rimanere in Italia per ottenere la cittadinanza?

In genere è necessario risiedere in Italia fino all’accoglimento dell’istanza. I tempi possono variare a seconda del tipo di domanda, come descritto in questo articolo.

Quando posso richiedere la cittadinanza in Italia?

La domanda può essere avviata non appena si sono raccolti tutti I documenti giustificativi. I documenti giustificativi variano a seconda del tipo di domanda e possono includere: copia dei documenti anagrafici del richiedente e della sua famiglia, debitamente legalizzati e tradotti per l’uso in Italia, certificati del casellario giudiziale e prova di conoscenza della lingua italiana.

Livello di conoscenza della lingua italiana per richiedere la cittadinanza

La concessione della cittadinanza italiana (per esempio, per matrimonio o per residenza) è subordinata al possesso da parte dell’interessato di un’adeguata conoscenza della lingua italiana, non inferiore al livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle Lingue (QCER). A tal fine, i richiedenti che non abbiano sottoscritto l’accordo di integrazione di cui all’articolo 4-bis del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, o che non siano in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, sono tenuti a produrre apposita certificazione rilasciata da un ente certificatore riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale o dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Dove richiedere la cittadinanza italiana

Le dichiarazioni per l’acquisto, la conservazione, il riacquisto e la rinuncia della cittadinanza e la prestazione del giuramento previsto per l’ottenimento della cittadinanza devono avvenire presso l’ufficiale di stato civile del comune in cui il dichiarante risiede o intende stabilire la residenza. Oppure, in caso di residenza all’estero, presso l’autorità diplomatica o consolare del luogo di residenza.

Procedura della domanda per la cittadinanza italiana

I richiedenti la cittadinanza italiana devono iscriversi al portale del Ministero dell’ Interno dedicato alla procedura al seguente indirizzo: Portale servizi.

I richiedenti possono compilare il modulo di richiesta online, allegando:

  • Documento di identità;
  • Certificato di nascita e certificato penale rilasciato dalle autorità del Paese di origine;
  • Certificazione attestante la conoscenza della lingua italiana, non inferiore al livello B1 del QCER. Sono esclusi coloro che hanno sottoscritto l’accordo di integrazione di cui all’articolo 4 bis del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, o che sono titolari del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo di cui all’articolo 9 del medesimo testo unico;
  • Ricevuta di pagamento della tassa di 250,00 euro;
  • Estremi della marca da bollo online.

Una volta compilata, la domanda viene inviata alla Prefettura (per i residenti in Italia) o al Consolato (per i residenti all’estero) competente. La Prefettura o il Consolato provvederanno alla successiva convocazione dei richiedenti.

Cittadinanza italiana per investimento

A differenza di altri paesi, l’Italia non offre un programma di acquisto della cittadinanza tramite investimento.

Tuttavia, la buona notizia è che è possibile richiedere un Visto per Investitori (noto anche come “Golden Visa”) e, dopo aver vissuto in Italia per un periodo continuativo che corrisponde solitamente a 10 anni, si diventa idonei a richiedere la cittadinanza italiana per residenza.

E’ possibile ottenere il Visto per Investitori se si investe in asset strategici per l’economia italiana e si ottiene il Nulla Osta del Ministero dello Sviluppo Economico. Per sapere di piò sul visto Investitori è possibile consultare il nostro articolo dedicato.

Cittadinanza italiana e “Ius Soli”

Negli ultimi anni si è spesso sollevato un dibattito tra l’opinione pubblica italiana sul concetto di cittadinanza per “Ius Soli”, in particolare sull’opportunità che l’Italia possa applicarlo o meno.

Lo “Ius Soli” si riferisce al diritto di acquisire la cittadinanza per il semplice fatto di essere nati in un Paese, indipendentemente dalla cittadinanza dei propri genitori. L’Italia, al contrario, applica il concetto di “Ius Sanguinis”, secondo il quale la cittadinanza si acquisisce attraverso genitori o antenati italiani.

Ciò nonostante, l’Italia applica lo “Ius Soli” in alcuni casi residuali e limitati, come ad esempio:

  • Ai bambini nati in Italia da genitori sconosciuti o apolidi,
  • Ai bambini che non possono acquisire la cittadinanza dei genitori in quanto la legge del paese di origine dei genitori non consente di acquisire la cittadinanza per il bambino nato all’estero, oppure
  • Ai bambini abbandonati in Italia da genitori sconosciuti, la cui cittadinanza di origine non può essere dimostrata.

La cittadinanza italiana può essere revocata?

Nel caso di cittadinanza italiana ottenuta per adozione, la revoca dell’adozione per colpa dell’adottato comporta la perdita automatica della cittadinanza acquisita in virtù dell’adozione, a condizione che egli abbia un’altra cittadinanza o la riacquisti.

L’articolo 12 della L. 91/1992 prevede altri due casi di perdita automatica della cittadinanza italiana:

  • L’inosservanza dell’ordine del governo italiano di abbandonare un impiego o una carica pubblica che il cittadino ha accettato da uno Stato o ente pubblico straniero o da un organismo internazionale al quale l’Italia non partecipa, oppure l’inosservanza dell’ordine del governo italiano di abbandonare il servizio militare che il cittadino presta per uno Stato straniero;
  • L’assunzione di cariche pubbliche o lo svolgimento del servizio militare per uno Stato straniero, o l’acquisizione volontaria della cittadinanza dello Stato in questione; quando tali circostanze si verificano mentre si è in guerra con esso (art. 12, co. 2).

Si può avere la doppia cittadinanza in Italia?

Sì, si può avere la doppia cittadinanza in Italia. Infatti, la legge italiana riconosce la possibilità di essere cittadini di più Stati. Ovvero, il diritto di avere una doppia o multipla cittadinanza. Questo vale sia per i cittadini italiani che si trasferiscono all’estero in modo permanente e vogliono ottenere anche la cittadinanza del Paese in cui vivono. Vale anche per chi arriva in Italia e decide di vivere nel Paese senza rinunciare alla cittadinanza del proprio Paese d’origine.

Riferimenti Normativi

Legge 5 febbraio 1992, n. 91

Fonte

Legge n. 184 del 4 maggio 1983

Fonte

Decreto legislativo n. 286 del 25 luglio 1998

Fonte

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