Attraverso il comunicato stampa del 21 dicembre 2022, il governo italiano ha preannunciato l’imminente pubblicazione del decreto flussi determinante la quota per l’ingresso in Italia di lavoratori extra-UE per l’anno 2023.
Si preannuncia un tetto di 82.705 lavoratori. All’interno della quota rientreranno diverse tipologie di lavoratori tra cui i lavoratori subordinati, stagionali e autonomi.
Inoltre, il comunicato stabilisce che prima di assumere un cittadino non comunitario residente all’estero, i datori di lavoro devono controllare con i centri per l’Impiego se sul territorio nazionale ci sono dei lavoratori in linea con il profilo cercato dall’azienda e in cerca di impiego.
Infine, anche per l’anno 2023 sono state confermate le semplificazioni:
“la verifica dell’osservanza dei presupposti contrattuali richiesti dalla normativa vigente ai fini dell’assunzione di lavoratori stranieri viene demandata a professionisti (consulenti del lavoro, commercialisti, avvocati…) e organizzazioni datoriali. In base alle nuove norme, inoltre, tali verifiche non sono necessarie nel caso in cui le domande di nulla osta al lavoro siano presentate, per conto dei loro associati, dalle associazioni datoriali che hanno sottoscritto un protocollo d’intesa con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.”