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Il MOG 231 alla prova delle trasferte estere: una possibile visione olistica della compliance aziendale

Il MOG 231 a tutela delle trasferte all'estero con la sezione Travel Security di Studio A&P

Indice dei Contenuti

Costruita a partire dalle indicazioni del portale internet Posting A&P, la Parte speciale Travel security – Lavoro autonomo e dipendente – intende focalizzare l’attenzione sugli illeciti passati in rassegna dagli artt. 25 quinquies, 25 septies e 25 quinquiesdecies d.lgs. 8-6-2001, n. 231, nella consapevolezza che una corretta mitigazione del rischio penale, in materia di trasferte, non possa che transitare anche attraverso prescrizioni di matrice aziendalistica.

Come si inserisce il MOG 231 all’interno della compliance aziendale

S’è soliti dire – e corrisponde a verità anche giurisprudenziale –  che l’unico scudo penale per imprenditori e imprese è rappresentato dal MOG 231.

Ma si continua a tacere che, nella modernità, l’arcipelago della compliance aziendale consta d’una serie d’isole:

  • salute e sicurezza sul lavoro;
  • ambiente;
  • fisco;
  • certificazioni;
  • rating di legalità;
  • rating d’impresa;
  • privacy;
  • sicurezza informatica, etc.

rispetto alle quali il MOG 231 – strumento dinamico e pro-attivo di crescita aziendale – s’appalesa sempre più imprescindibile.

Se è pacifico, peraltro, che la capitale di detto arcipelago insista sull’isola denominata salute e sicurezza sul lavoro – venendo qui in rilievo beni giuridici di primaria importanza – è altrettanto pacifico che gli irrinunciabili doveri di tutela degli attori della sicurezza aziendale si staglino sullo sfondo anche laddove le risorse umane si trovino a operare in trasferta.

Per costante giurisprudenza di legittimità, infatti,

«la dislocazione all’estero del cantiere costituisce un fattore del tutto irrilevante», atteso che, essendo posta a protezione dell’integrità fisica del lavoratore, «la normativa italiana in materia infortunistica […] deve considerarsi di ordine pubblico»

Cristalline le conseguenze: per quanto le risorse umane si trovino a operare in trasferta, gli attori della sicurezza aziendale, comunque chiamati a operare con diligenza, perizia e prudenza (anche ex articolo 2087 codice civile. Cass. pen., sez. IV, 29-10-2003, n. 49492)

«s[aranno comunque] tenuti ad adottare tutte le misure necessarie al fine di prevenire possibili infortuni» [Cass. pen., sez. IV, 27-9-2021, n. 35510]

I medesimi, insomma, dovranno comunque valutare tutti i rischi propri dello specifico luogo di lavoro e formare i lavoratori con specifico riguardo agli stessi [Cass. pen., sez. IV 27-6-2017, n. 45808].

Se quanto precede è corretto, non deve allora stupire il fatto che, preso atto della crescente complessità strutturale propria della compliance aziendale, in letteratura, vi sia stato chi abbia inteso sponsorizzare una «visione olistica delle scienze aziendalistiche», suggerendo di costruire i MOG 231 del futuro anche sulla base d’«autonome sezioni dedicate a singoli frammenti di compliance» (Esposito, 2022: p. 155).

MOG 231 per la tutela delle trasferte all’estero: sezione speciale Travel Security

È nata così, nell’ambito del nostro MOG 231, la Parte speciale Travel security – Lavoro autonomo e dipendente. Costruita a partire dalle indicazioni del portale internet Posting A&P, detta Parte speciale intende focalizzare l’attenzione sugli illeciti passati in rassegna dagli;

  • artt. 25 quinquies [delitti contro la personalità individuale]
  • 25 septies [omicidio colposo e lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro]
  • 25 quinquiesdecies [reati tributari] d.lgs. 8-6-2001, n. 231

nella consapevolezza che una corretta mitigazione del rischio penale, in materia di trasferte, non possa che transitare anche attraverso prescrizioni di matrice aziendalistica, in grado, in quanto tali, d’ulteriormente scongiurare la commissione, nella quotidianità aziendale, di questi gravi reati.

Di qui l’attenta cucitura rapsodica di protocolli etico organizzativi e procedure – anche aziendali appunto – che caratterizza detta Parte speciale e che vuole altresì marcare la scelta di campo posta a base della stessa:

quella d’abbracciare, anche in materia di trasferte, quella cultura della legalità che deve essere propria delle imprese che vogliano davvero fare business in modo sostenibile.

A venire qui in rilievo, più precisamente, sono documenti che affondano le proprie radici in servizio costruito a partire da quattro steps, aventi a oggetto:

  1. Archivi;
  2. Redazione processi d’analisi;
  3. Redazione processi d’applicazione;
  4. Redazione processi comportamentali aziendali

pensati per rafforzare ulteriormente l’operato dell’impresa con specifico riguardo all’affaire trasferte.

Archivio a disposizione per consultazione continua

Dovendo tracciare le proprie attività [step I], grazie a detto servizio, l’impresa potrà predisporre un archivio in grado di garantire conservazione e consultabilità delle informazioni ivi inserite (dalle figure aziendali alle quali la direzione aziendale vorrà attribuire i correlativi permessi di scrittura).

Preparazione alla trasferta all’estero con analisi specializzata

Dovendo valutare ex ante il livello di rischio [step II], grazie a detto servizio, l’impresa potrà fruire d’informazioni (con specifico riguardo anche a attività terroristiche, usi e costumi locali, servizi sanitari, calamità naturali, mobilità endogena e esogena, etc.) aventi a oggetto le singole aree interne a ogni singolo paese di destinazione.

Ne consegue un processo valutativo oggettivo basato su scala graduata e costruita a partire da quattro livelli di pericolosità degli scenari di riferimento.

Applicazione delle misure di sicurezza in maniera automatica e condivisa

Dovendo dare vita a processo condiviso tra tutti gli attori della sicurezza [step III], grazie a detto servizio, l’impresa s’assicurerà che gli stessi pongano in essere azioni automatiche [la qual cosa garantirà altresì il fatto che tutte le azioni poste a protezione della libertà individuale e dell’integrità fisica delle risorse umane impegnate in trasferta vengano svolte tempestivamente].

Sinergia tra responsabili aziendali e legali esperti a tutela delle risorse in trasferta

Infine, dovendo non solo formare, ma anche informare le risorse umane impegnate in trasferta [step IV], grazie a detto servizio, l’impresa potrà garantire alle stesse la possibilità d’accedere a informazioni aventi a oggetto l’effettivo livello di rischio che viene in rilievo con specifico riguardo alle singole aree interne del singolo paese di destinazione [e ciò anche grazie all’operato sinergico di responsabile del servizio di prevenzione e protezione, avvocato giuslavorista, avvocato penalista, etc.].

Un sistema, quindi, di mitigazione dei rischi anche penali per le trasferte all’estero

Grazie a detto servizio, insomma, l’impresa potrà davvero mitigare i rischi anche penali in materia di trasferte, assumendo decisioni consapevoli e informate che conducano, in quanto tali, a porre in essere azioni corrette anche in chiave di compliance normativa.

Nella consapevolezza, che sempre più dev’essere propria d’imprenditori e imprese, che, nella modernità, la compliance aziendale è e deve essere un patchwork chiamato a transitare attraverso modelli organizzativi integrati (Esposito, 2022: p. 179).

In collaborazione con:

Avvocato Guido Sola – SC Avvocati Associati, Modena – Italia

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