Un certificato di nascita è utile per supportare attività relative all’immigrazione. Queste includono attività come registrare la propria residenza presso il Municipio o richiedere il visto per familiari al seguito. In questa guida scoprirai come ottenere un certificato di nascita italiano o come legalizzare un certificato di nascita straniero per renderlo valido in Italia.
Tipi di certificato di nascita in Italia
In base alla finalità e alle informazioni include, ci sono 3 diversi tipi di certificati di nascita italiani:
- Certificato di nascita – certifica nome e cognome del richiedente, insieme alla data e al luogo di nascita. Il Municipio rilascia il documento senza imposte di bollo e il certificato ha valenza illimitata.
- Atto di nascita – è una copia conforme al documento originale presente nel Registro di Stato Civile in Italia. Contiene tutti i dati relativi alla nascita della persona. Può includere eventuali annotazioni, come matrimonio, cambio di nome/cognome ecc. Queste informazioni possono essere utili durante le procedure di immigrazione, laddove il richiedente abbia bisogno di giustificare un cambio di nome e quindi una mancata corrispondenza tra il nome riportato sul passaporto e il nome sul certificato di matrimonio.
- Estratto di nascita – ulteriormente diviso in 2 tipi:
- Estratto per riassunto dell’atto di nascita – un riassunto dell’Atto di Nascita.
- Estratto di nascita con l’indicazione della paternità e maternità – è identico al precedente “estratto di nascita” ma in più indica nomi e cognomi dei genitori. Questo è utile quando si richiedono alcuni tipi di visto all’estero.
Quando non diversamente specificato, il presente articolo si riferisce al Certificato di Nascita, in relazione alla sua procedura di legalizzazione.
Validità di certificati di nascita stranieri in Italia
Per avere validità legale in Italia, i richiedenti devono prima legalizzare il loro certificato di nascita straniero. La legalizzazione deve essere fatta nel Paese che ha rilasciato il certificato. La procedura di legalizzazione può prevedere un’attestazione dalla rappresentanza diplomatico-consolare italiana all’estero. Tuttavia, questo non avviene in caso di convenzioni internazionali sull’esenzione dalla legalizzazione.
Per sapere come legalizzare il tuo certificato di nascita straniero in Italia, leggi la nostra guida.
Traduzione in italiano di certificati di nascita
Per essere valido in Italia, un certificato di nascita ha anche bisogno di essere tradotto in italiano. Questo non avviene se l’ente che rilascia il certificato usa un formato multilingue conforme alle convenzioni internazionali.
Se tradotto, il certificato di nascita italiano deve includere un timbro per “traduzione conforme”, che certifica la validità della traduzione. Se il Paese di origine prevede il riconoscimento di traduttori ufficiali, allora questi possono convalidare la traduzione. L’ufficio consolare legalizzerà poi le loro firme.
Tuttavia, nei Paesi in cui la traduzione non è una professione ufficiale, l’ufficio consolare deve anche aggiungere un certificato di conformità.
Validità di certificati italiani all’estero
Allo stesso modo, i certificati di nascita italiani per uso estero devono essere legalizzati dalle autorità competenti. In assenza di convenzioni internazionali, il certificato deve essere sottoposto ad una procedura di legalizzazione.
Questa include 2 step:
- Attestazione della Prefettura locale – la Prefettura legalizza solamente i certificati di nascita rilasciati per uso estero e firmati. Le firme elettroniche non sono generalmente accettate in base alla normativa vigente.
- Attestazione della rappresentanza diplomatico-consolare del Paese in cui il certificato deve essere usato. Generalmente, la procedura di legalizzazione richiede il pagamento di una commissione. Inoltre, molti consolati hanno a disposizione una propria lista di traduttori ufficiali.
Per sapere di più su come legalizzare il tuo certificato di nascita italiano per l’estero, leggi la nostra guida dedicata.
Apostille di certificati di nascita
Se il certificato di nascita è destinato a Paesi che hanno ratificato la Convenzione dell’Aia – per l’Abolizione della Legalizzazione di Documenti Pubblici Stranieri – la procedura di legalizzazione non è più necessaria. I richiedenti dovranno invece richiedere solamente l’affissione del timbro di Apostille.
In questo caso, il richiedente può avvalersi di una procedura semplificata che non prevede un’attestazione consolare.
Dai un’occhiata qui alla lista completa di Paesi che hanno ratificato la Convenzione dell’Aia e le autorità competenti al rilascio dell’Apostille.
Se vuoi sapere come apostillare il tuo certificato di nascita in Italia, dai un’occhiata ai nostri servizi di legalizzazione e apostille.
Trascrizione di atti di nascita di cittadini italiani
Secondo il principio italiano della cittadinanza per discendenza (Ius Sanguinis), i figli fi cittadini italiani, anche se nati all’estero e in possesso di un’altra cittadinanza, sono cittadini italiani. In quanto tali, hanno l’obbligo di trascrivere il loro atto di nascita nei registri italiani.
I richiedenti residenti all’estero che desiderano richiedere la trascrizione del loro atto o di quello dei loro figli devono farlo attraverso la rappresentanza diplomatica o consolare competente.
La richiesta deve includere i seguenti documenti:
- Atto di Nascita in originale o in copia conforme, rilasciato dall’Ufficio di Stato Civile del Paese straniero. Deve essere anche legalizzato e tradotto.
- Dichiarazione che attesti la cittadinanza italiana di almeno uno dei genitori (se non registrato nel registro consolare).
In alternativa, il cittadino italiano può presentare il certificato di nascita in Italia, debitamente legalizzato e tradotto. Ciò può essere fatto presentando il certificato direttamente al comune italiano competente.
E’ importante specificare che gli atti di nascita rilasciati dai Paesi firmatari della Convenzione di Vienna, che prevede il rilascio di un modulo multilingue – sono esentati dalla legalizzazione e dalla traduzione.
Normativa di riferimento
Legge sovranazionale
- Convenzione dell’Aia del 5 ottobre 1961 sull’Abolizione della legalizzazione e l’Istituzione dell’Apostilla
- Convenzione di Vienna dell’8 settembre 1976