Supporto da A&P

Bonus carburante 2023: fino a 200 euro esentasse

Le aziende potranno erogare anche per l’ anno 2023 somme e voucher fino a 200 euro esenti ai propri dipendenti.

Indice dei Contenuti

Italy Covid

Siamo in
Italia

Dottori
Commercialisti

Qualità
ISO 9001

Il D.L. del 14 gennaio 2023 n.5 proroga per tutto l’anno 2023 la possibilità per le aziende di erogare ai propri dipendenti somme e voucher per l’acquisto di carburante (benzina, gas metano, gpl e ricariche per veicoli elettrici). Tali somme, se erogate per importi non superiori a 200 euro, sono deducibili per l’impresa ed esentasse per i dipendenti.

Come funziona il Bonus carburante 2023?

Il bonus carburante era stato introdotto dall’art. 2 del DL 21/2022 quale agevolazione per tutti i lavoratori dipendenti per far fronte alle difficoltà dovute alla forte inflazione.
Con il Dl n.5 del 14 gennaio tale agevolazione viene estesa anche per l’anno 2023.

Quindi, tutte le aziende private potranno erogare ai propri dipendenti i voucher per l’acquisto di carburanti che, se inferiori a 200 euro, saranno esenti dalle imposte ed interamente deducibili per l’azienda.

I buoni riguardano l’acquisto di:

  • Benzina
  • Gas metano
  • Gpl gasolio
  • Ricariche per veicoli elettrici

Quando scade il bonus carburante 2023

Il datore di lavoro potrà erogare tali buoni dal 1 gennaio 2023 al 12 gennaio 2024 (secondo il principio della cassa allargata). Il dipendente potrà utilizzarli anche oltre tale data.

Fringe benefit e bonus carburante: cumulabilità

Anche i buoni carburante erogati nel 2023, entro l’importo di 200 euro annui, non vanno a sommarsi ai fringe benefit previsti dall’art. 51 al comma 3 del Tuir. Essi infatti non concorreranno al limite di 258,23 euro previsto per i fringe benefit esentasse in quanto rappresentano un ulteriore agevolazione.

Per cui, nel 2023 le aziende avranno a disposizione due agevolazioni per i propri dipendenti. Esse potranno erogare a ciascun dipendente buoni carburante per un importo fino a 200 euro + fringe benefit fino a 258,23 euro esentasse e interamente deducibili.

Nel caso in cui l’azienda concedesse al lavoratore buoni carburante per un importo superiore a 200 euro, la parte eccedente potrebbe confluire tra i beni in natura erogati secondo l’art 51 comma 3 del Tuir (fringe benefit). Sempre però entro il limite di 258,23 euro.

Si ricorda che l’importo massimo previsto sia per i fringe benefit che per i buoni carburante per essere considerati esentasse non rappresenta una franchigia ma un limite. Pertanto erogare una somma superiore comporta l’assoggettamento dell’intero importo a tassazione (anche la parte inferiore al limite).

Esempio:

Una azienda eroga al proprio dipendente buoni carburante per 300 euro e altri beni in natura per un importo pari a 150 euro.

In questo caso l’intera somma erogata non sarà tassabile in capo al dipendente. I buoni benzina erogati rientrano infatti nel bonus carburante per l’importo fino a 200 euro. Mentre la parte eccedente (100 euro) rappresentano un fringe benefit in natura. L’importo totale dei fringe benefit risulterà entro il limite esentasse previsto dall’articolo 51 comma 3 del Tuir (258,23 euro). Il dipendente avrà infatti ricevuto a titolo di fringe benefit: 100 euro di buoni carburante e 150 euro per altri beni in natura per un totale di 250 euro inferiore al limite di 258,23 euro.

Entrambe le erogazioni andranno inserite separatamente in busta paga, ognuna con il proprio riferimento normativo:

Il bonus carburante può sostituire i premi di risultato. In questo caso vengono regolamentati dalla stessa disciplina ad essi applicata.

Chi ha diritto al Bonus carburante?

I beneficiari del Bonus carburante sono tutti i dipendenti di aziende private. Tra i datori di lavoro interessati vi sono sia imprese che lavoratori autonomi che abbiamo assunto alle loro dipendente personale dipendente.

Soggetti esclusi dal bonus carburante

Sono esclusi dall’ applicazione del bonus carburante i dipendenti delle pubbliche amministrazioni.

Inoltre, a differenza di quanto previsto per i fringe benefit (art. 51 del Tuir), la norma che ha introdotto il bonus carburante, specifica tra i beneficiari dell’agevolazione esclusivamente coloro che hanno in essere un contratto da lavoro dipendente.

Pertanto, rimangono esclusi dal bonus carburante, oltre ai lavoratori della PA, i seguenti soggetti:

  • I collaboratori Co.co.co.
  • Amministratori e lavoratori autonomi occasionali
  • Altri soggetti con compenso assimilato a lavoro dipendente ma senza contratto di assunzione (praticanti/tirocinanti)

Novità decreto Milleproroghe: il bonus carburante è soggetto ai contributi Inps

In sede di conversione del DL n. 5 del 14 gennaio 2023, è stato modificato l’art. 1 riguardante il bonus carburante previsto per l’anno 2023. L’emendamento approvato prevede la seguente specificazione dopo il primo periodo:

L’esclusione dal concorso alla formazione del reddito del lavoratore, disposta dal primo periodo, non rileva ai fini contributivi

Tale modifica comporta pertanto l’imponibilità del Bonus carburante ai fini previdenziali. A differenza del 2022, le aziende che sceglieranno di erogare tali buoni carburante per l’anno 2023 ai propri dipendenti dovranno infatti sostenere più del 30% di maggiori costi.

In conclusione, ciò renderà meno conveniente per i datori di lavoro l’agevolazione.

Riferimenti Normativi

Art. 51 comma 3 del T.u.i.r.

Fonte

Decreto Legge n. 5 del 14 gennaio 2023

Fonte

Decreto Legge n. 21 del 21 marzo 2022

Fonte

Ottieni un preventivo gratuito

Italy Covid

Ci troviamo in Italia

Dottori Commercialisti Certificati

Qualità certificata ISO 9001

Ultime Notizie

Informative Correlate

Servizi Correlati

Prenota Video-call

Ricevi supporto professionale con una consulenza online con A&P.

Se ti affiderai a Studio A&P, il costo della call verrà sottratto dal preventivo finale.

Non perderti gli ultimi aggiornamenti

Ricevi aggiornamenti gratuiti dai nostri Esperti su immigrazione, diritto del lavoro, tassazione e altro ancora.