Secondo l’articolo 93 bis del Codice della Strada, è obbligo dei titolari di auto immatricolata in uno Stato estero procedere con l’immatricolazione del veicolo anche presso le autorità italiane.
La procedura di immatricolazione è da completare entro 3 mesi dall’acquisizione della residenza in Italia del titolare dell’auto. Il richiedente deve anche verificare se il Paese di origine richieda la cancellazione della propria registrazione originale entro una determinata scadenza.
La pratica di immatricolazione viene completata presso l’ufficio della motorizzazione locale.
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Come immatricolare un’auto con targa straniera in Italia?
Il percorso di immatricolazione differisce sulla base di alcune variabili, come il Paese di provenienza o lo status dell’auto, se nuova od usata.
Si intende per veicolo nuovo:
- un veicolo nuovo, prodotto in una fabbrica sita in EU, mai immatricolato; oppure
- un veicolo che sia già stato immatricolato in un Paese EU, ma che non abbia percorso più di 6.000 km, oppure che sia stato ceduto entro 6 mesi dalla data di prima immatricolazione estera.
I veicoli usati, invece, sono veicoli che hanno percorso più di 6.000 km o che sono stati ceduti oltre i 6 mesi dalla data di prima immatricolazione.
Immatricolazione di auto UE presso la Motorizzazione
La documentazione da presentare all’ufficio della Motorizzazione per immatricolare un’auto estera generalmente include:
- Istanza unificata per l’immatricolazione;
- Copia del documento di identità;
- Codice fiscale;
- Certificato di conformità del veicolo, emesso dalla casa madre;
- Permesso di soggiorno in corso di validità se il proprietario dell’auto è un cittadino extracomunitario.
Un documento specifico per i veicoli usati di provenienza dalla Germania è il documento di proprietà (Zulassungsbesheinigungteil II o Faharzeugbrief).
Immatricolazione di auto Extra UE presso la Motorizzazione
I documenti per l’immatricolazione di auto extra UE, con alcune modifiche, come la bolla doganale, sono grossomodo similari. Bisogna, però, tenere a mente che tutti i documenti prodotti all’estero riguardante la vettura necessitano di legalizzazione e debita traduzione in Italia.
Si menziona che, per auto extra UE, è obbligatorio passare un test di collaudo presso la motorizzazione provinciale. È, pertanto, consigliabile procedere con un controllo preventivo dell’auto presso un meccanico specializzato. Difatti, i mercati non-UE possono avere diverse disposizioni circa aspetti meccanici della vettura, come il tipo di pneumatico o l’altezza delle luci, che un meccanico specializzato potrà correggere.
Immatricolare auto estera in Italia: Iscrizione al PRA
A seguito dell’immatricolazione presso la motorizzazione, è poi, possibile procedere all’iscrizione al PRA, Pubblico registro automobilistico.
Il PRA compie un’ultima verifica della documentazione predisposta negli step precedenti. Sebbene le targhe siano rilasciate già dalla motorizzazione, solo al termine dell’iscrizione al PRA sarà possibile circolare con il veicolo. È a questo punto che è possibile anche procedere con la stipula di un’assicurazione RCA.
Quanto tempo ci vuole per immatricolare una macchina proveniente dall’estero?
Le tempistiche per il completamento di una pratica di immatricolazioni variano da caso a caso. Bisogna, infatti, tenere conto di diverse variabili, come il calendario di appuntamenti della motorizzazione provinciale e i tempi di ottenimento ed eventuale traduzione dei documenti da allegare alla pratica. Pertanto, possono essere necessari da alcuni giorni a settimane.
Quando si paga il bollo auto su auto importata?
La registrazione al PRA comporta il pagamento del bollo auto, ovvero una tassa annuale sulla proprietà. Il calcolo preciso della somma sarà disponibile solo al termine della pratica.