Trattamento Fiscale degli sconti ai dipendenti: Risposta n. 221 dell’Agenzia delle Entrate

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Gli sconti ai dipendenti sui beni aziendali, anche tramite fidelity card, non producono imponibile se danno un vantaggio economico corrispondente a quello della comune pratica commerciale. Lo ha affermato l’Agenzia delle Entrate nella risposta ad interpello n. 221 del 29 marzo 2021.

Quesito: trattamento fiscale degli sconti ai dipendenti

Il caso è stato sottoposto da una azienda produttrice di abbigliamento che offre sconti ai dipendenti nell’intento di coinvolgerli nel rafforzamento del brand   una card sconto per l’acquisto dei  propri prodotti   e chiedeva conferma del corretto trattamento fiscale

Soluzione interpretativa prospettata dal contribuente

 La card (personale) garantisce uno sconto pari al 25% sul prezzo di vendita finale, analogo a quello adottato nelle campagne di sconto  ma inferiore a quello accordato ai titolari di negozi in franchising e comunque maggiore del prezzo di costo dei beni.

Il contribuente chiedeva quindi se tale carta producesse un compenso imponibile soggetto a ritenuta d’acconto art 23 DPR 600 1973  oppure sia da considerare irrilevante.

Parere dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia  da parere positivo sulla non imponibilità concentrandosi sulla valutazione della  rilevanza dello sconto praticato  in base alle regole ordinarie che governano la categoria reddituale e del  principio di onnicomprensività enunciato dall’articolo 51, comma 1, del Tuir (cfr. risoluzione 29 maggio 2009, n. 137/E).

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