Il governo italiano il 28 marzo 2025 ha approvato il decreto legge n. 36 “Disposizioni urgenti in materia di cittadinanza”, entrato in vigore il giorno successivo.
Il decreto legge mira a “introdurre limitazioni nella trasmissione automatica della cittadinanza italiana a persone nate e residenti all’estero, condizionandola a chiari indici della sussistenza di vincoli effettivi con la Repubblica”.
Novità cittadinanza italiana per discendenti nati all’estero
Le nuove norme prevedono che i discendenti di cittadini italiani, nati all’estero, hanno diritto alla cittadinanza italiana jure sanguinis solo se hanno almeno un genitore o un nonno nato in Italia.
Precedentemente era sufficiente dimostrare di avere avuto un antenato italiano in vita nel 1861, includendo quindi bisnonni e trisnonni.
L’ acquisto della cittadinanza sarà automatico per i figli di italiani che nascono in Italia o che hanno almeno uno dei genitori cittadini che ha risieduto per due anni continuativi in Italia prima della loro nascita. Tale è il periodo di tempo minimo per avere il requisito della “residenza qualificata” in Italia, necessario per poter definire il legame con l’Italia come “effettivo”.
A chi si applicano le nuove restrizioni
Per non creare apolidi, le nuove limitazioni valgono solo per chi ha un’altra cittadinanza e si applicano a prescindere dal fatto che la data di nascita sia antecedente o successiva all’entrata in vigore del decreto-legge.
Non vedrà revocata la cittadinanza chi è già stato riconosciuto come cittadino italiano da un Tribunale, da un Comune o da un Consolato.
Infine, le richieste di riconoscimento della cittadinanza documentate e presentate entro le 23.59 (ora di Roma) del 27 marzo 2025 saranno processate secondo le precedenti regole.