Il decreto-legge del 20 gennaio 2021 ha introdotto un modello unificato per i permessi di soggiorno in Italia per i cittadini di Paesi Terzi, sostituendo di fatto i modelli precedenti regolati dal decreto-legge del 23 gennaio 2013. Il nuovo modello segue i requisiti del Regolamento UE 2017/1954, che modifica il Regolamento del Consiglio Europeo (CE) numero 1030/2002.
Le novità introdotte
Le modifiche introdotte dal decreto riguardano la validità del permesso di soggiorno e il suo formato. Infatti, i permessi non recheranno più la dicitura “illimitato”, bensì sarà riportata una data di scadenza; sarà inoltre inserito un microchip con dati biometrici primari e secondari.
Validità del permesso
Per quanto riguarda la data di scadenza, è da sottolineare che i cittadini manterranno il diritto di risiedere in Italia illimitatamente, tuttavia, il permesso dovrà essere rinnovato ogni dieci anni presso la questura di competenza. La data di scadenza sarà indicata sul permesso, insieme al microchip contente una fotografia digitalizzata (dato biometrico primario) e due impronte digitali (dato biometrico secondario) del cittadino. Questi ultimi dati hanno lo scopo di semplificare i processi di riconoscimento e rafforzare il livello di sicurezza.
Applicabilità
Le novità elencate saranno valide per tutti i permessi emessi a partire dal 20 gennaio 2020, mentre quelli emessi prima di tale data, secondo le linee guida precedenti, rimarranno validi fino alla data di scadenza.