Il 2 marzo 2020 il Governo italiano ha pubblicato un Decreto Legge con effetto immediato contenente misure a sostegno delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese in relazione all’epidemia COVID-19 (Decreto Legge 2 marzo 2020, n. 9).
Nel tentativo di impiegare il maggior numero possibile di dipendenti pubblici per controllare l’attuale situazione sanitaria, il Governo italiano ha sospeso il rilascio dei permessi di soggiorno per 30 giorni (a partire dal 2 marzo), ma ha anche temporaneamente sospeso i termini per la presentazione delle domande di permesso per un periodo di 30 giorni.
Mentre i termini per la presentazione dei permessi di soggiorno sono, per legge, i seguenti
- la prima domanda di permesso deve essere presentata entro 8 giorni lavorativi dall’arrivo del richiedente in Italia
- rinnovi da presentare almeno 60 giorni prima della scadenza del permesso o entro 60 giorni dalla data di scadenza I termini di cui sopra sono sospesi a partire dal 2 marzo per un periodo di 30 giorni. Di conseguenza, gli obblighi di presentazione delle domande entro il termine di cui sopra sono revocati e i cittadini non comunitari che potrebbero non essere in grado di rispettare i termini a causa dell’indisponibilità di uffici pubblici, non incorreranno in alcuna conseguenza. Sono previsti forti ritardi nel rilascio dei permessi e in generale in tutte le procedure relative all’immigrazione.