In data 21 ottobre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DL 130/2020, che prevede importanti novità in materia di immigrazione, sicurezza e protezione internazionale. In particolare, il decreto introduce interessanti novità in materia di permessi di soggiorno per lavoro e cittadinanza.
Aumentano i permessi di soggiorno convertibili in permessi di lavoro
L’art 1 del Decreto 130/2020 introduce il comma 1-bis all’art. 6 del DLgs 286/98 (Testo Unico Immigrazione), aggiornando l’elenco dei permessi di soggiorno convertibili in permessi di soggiorno per motivi di lavoro.
Nello specifico, alle categorie di permessi convertibili già previste, si aggiungono quelle di:
- protezione speciale,
- calamità,
- residenza elettiva,
- acquisto della cittadinanza o dello stato di apolide,
- attività sportiva,
- lavoro di tipo artistico,
- motivi religiosi,
- assistenza ai minori.
Ridotti i termini di concessione della cittadinanza italiana
L’art. 4, comma 5 del Decreto in oggetto interviene inoltre sui termini massimi di durata dei procedimenti di concessione della cittadinanza italiana, riducendo tale termine da quarantotto a trentasei mesi. Detta modifica varrà solamente per le istanze di cittadinanza presentate dopo la conversione in legge del medesimo decreto.
A tutte le domande presentate fino a quella data, nonché le domande proposte prima dell’entrata in vigore del decreto, continua ad applicarsi il termine di quarantotto mesi precedentemente introdotto dall’art. 14, comma 2 del decreto legge n. 113/2018, convertito in legge n. 132/2018.
Rimane inoltre obbligatorio il test di lingua italiana, che deve essere superato prima dell’invio telematico della domanda.
Ricordiamo che sia le istanze di conversione dei permessi di soggiorno, che le domande di cittadinanza, devono essere presentate attraverso il portale ministeriale dedicato al quale è possibile accedere soltanto previa autenticazione.