Il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica della Costa d’Avorio hanno di recente dato esecuzione all’accordo di cooperazione in materia di immigrazione e di sicurezza.
L’accordo, raggiunto ad Abidjan il 22 marzo 2023, ha come obiettivo la creazione di un quadro di collaborazione tra i due paesi, al fine di promuovere e sviluppare meccanismi per prevenire e contrastare la criminalità e il terrorismo.
Oggetto dell’accordo
Con la Legge del 17 settembre 2025, n. 139, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 288 del 1° ottobre 2025, il Parlamento ha ratificato l’accordo con la Costa d’Avorio, dandone piena e intera esecuzione a decorrere dal 2 ottobre 2025.
L’esigenza di siglare un accordo tra le parti nasce dal riconoscimento della necessità di rafforzare la cooperazione internazionale tra le autorità di polizia dei due paesi, nella prevenzione e nella lotta contro la criminalità organizzata transnazionale e il terrorismo internazionale.
Pertanto, le parti, in conformità alla legislazione nazionale e agli obblighi internazionali dei rispettivi paesi, si impegnano a collaborare con riferimento a settori quali i reati contro la persona, la tutela della salute e il traffico illecito di migranti, di sostanze illegali e di armi. Gli ambiti di collaborazione includono poi anche i reati contro il patrimonio culturale, la criminalità informativa, la corruzione e la pirateria.
Forme di cooperazione
I due paesi si impegnano a cooperare per l’attuazione dell’accordo attraverso diversi metodi, tra cui lo scambio di informazioni, l’analisi delle fenomenologie delittuose e la condivisione di strumenti operativi e buone prassi, l’adozione di misure necessarie per coordinare l’attuazione di speciali tecniche investigative e la cooperazione strategica.
Tali forme di cooperazione prevedono in particolare uno scambio di informazioni circa l’immigrazione irregolare nei rispettivi paesi, controlli sui passaporti e sugli altri documenti di viaggio, sui visti e sui timbri di ingresso e uscita, al fine di individuare documenti falsi e contraffatti.
Inoltre, si prevede l’identificazione e riammissione dei propri cittadini presenti nel territorio dell’altro Stato in situazione irregolare rispetto alla normativa sull’immigrazione, con la possibilità di elaborare un protocollo applicativo contenente le modalità operative per una migliore collaborazione.
Conseguenze per l’immigrazione in Italia
L’accordo di cooperazione tra l’Italia e la Costa d’Avorio risulta vantaggioso per quanto concerne l’ingresso in Italia di lavoratori stranieri nell’ambito delle quote di ingresso triennali approvate dal governo.
Infatti, il decreto flussi 2026-2028, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri prevede l’ingresso di circa 497.550 lavoratori stranieri in tre anni, per lavoro subordinato, autonomo e stagionale.
In particolare, nell’ambito delle quote previste dal decreto flussi, per ciascun anno si tiene conto della cooperazione in essere in ambito migratorio con i paesi di origine e sono previste quote per cittadini di paesi con i quali entrino in vigore tale tipo di accordi.
Ad esempio, sono previste quote per lavoratori subordinati non stagionali cittadini di paesi con i quali, nel corso del triennio di riferimento, entrino in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria: 18.000 unità nel 2026, 26.000 unità nel 2027 e 34.000 unità nel 2028.
Per maggiori informazioni circa le modalità e tempistiche per l’invio delle domande di nullaosta al lavoro in quota, vi invitiamo a consultare il nostro articolo dedicato alle novità introdotte con il decreto flussi 2025.