In seguito all’ultima riunione della Commissione centrale di coordinamento dell’attività di vigilanza tenutasi il 31 marzo 2025, nell’anno 2024 è emerso un aumento del 59% delle ispezioni ed un aumento del 126% dei controlli in materia di salute e sicurezza sul lavoro rispetto al 2023.
La riunione si è tenuta presso la cede centrale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, alla presenza de:
- il Direttore INL Danilo Papa
- il Capo di Gabinetto del Ministero del Lavoro Mauro Nori
- l Direttore della Direzione centrale vigilanza Aniello Pisanti
e dei rappresentanti di:
- INPS
- INAIL
- Agenzia delle Entrate
- Polizia di Stato
- Carabinieri
- Guardia di Finanza
- organizzazioni sindacali.
Cosa trarre da questi risultati
I risultati emersi da questo report 2024 possono ritenersi straordinari ed indicativi del lavoro effettuato dal corpo ispettivo in territorio italiano.
Le 46.985 ispezioni condotte hanno portato alla registrazione di un tasso di irregolarità del 74%, smascherando molte realtà aziendali in cui sussistono fenomeni di violazioni.
L’aumento dei controlli in Italia si muove di pari passo con l’incremento dei livelli di vigilanza riscontrato anche in altri Paesi UE (la Slovenia, ad esempio), che puntano alla cooperazione tra e con le autorità per arginare al massimo i casi di gravi violazioni del diritto del lavoro.
Lo scorso anno, lo stesso INL si è impegnato in prima persona alla diffusione di una cultura del lavoro regolare e in sicurezza, con un aumento considerevole degli incontri tra lavoratori, imprenditori, professionisti e studenti, mirati all’acquisizione di una maggiore consapevolezza nell’ambito.
A chiusura dell’incontro, il direttore Aniello Pisanti ha esposto la programmazione per l’anno civile 2025, avente come massimo obiettivo l’intensificazione i controlli in materia di salute e sicurezza sul lavoro e la lotta al lavoro sommerso e allo sfruttamento dei lavoratori.