Il 1 agosto lโIspettorato Nazionale del Lavoro italiano ha pubblicato le โlinee guida per lโattivitร ispettiva in materia di distacco transnazionaleโ, definendo le nuove misure che gli ispettori sono tenuti ad adottare per prevenire e contrastare il distacco non autentico in Italia.
Le linee guida approfondiscono le disposizioni giร assunte in materia dal D.Lgs. 136/2016, volte al rispetto delle direttive europee 96/71/CE, 2017/67/UE e della piรน recente 2018/957/UE (che entrerร in vigore il 30 luglio 2020). Precise e dettagliate, esse rappresentano un vero e proprio manuale di istruzioni per gli ispettori, al fine di verificare la genuinitร del distacco e di contrastare le pratiche elusive.
Il documento definisce innanzitutto il campo di applicazione delle linee guida e chiarisce che gli obblighi interessano tutte le trasferte aventi per oggetto una prestazione di servizi in Italia da parte di imprese stabilite in altri Stati membri. Le linee guida ribadiscono dunque come gli adempimenti riguardino non solo il distacco cosรฌ come disciplinato dalla Legge Biagi (D.Lgs. 276/2003), ma abbia unโapplicazione molto piรน ampia, includendo anche i casi di casi di appalto, subappalto e somministrazione. Rimangono esenti dagli obblighi soltanto i lavoratori che non prestano servizio in territorio nazionale (che ad esempio partecipano a conferenze, riunioni, manifestazioni).
Lโattivitร ispettiva in materia di distacco transnazionale dei lavoratori si concentrerร particolarmente sulla regolaritร amministrativa e documentale del distacco, dunque sulla verifica dei documenti (comunicazione preventiva, contratto di lavoro, Modello A1, prospetti paga ed eventuali comunicazioni); inoltre, gli ispettori saranno tenuti ad accertare lโautenticitร del distacco, e cioรจ che lโazienda straniera distaccante eserciti effettivamente attivitร diverse da quelle di mera gestione o amministrazione del personale e che i lavoratori distaccati in Italia siano residenti a lavorino abitualmente nel Paese straniero di origine.
In caso di mancato rispetto di queste condizioni, saranno previste sanzioni amministrative e lโimputazione del rapporto di lavoro allโutilizzatore della prestazione. Qualora si aggiunga la violazione delle norme nazionali di legge e contratto collettivo, potrebbe essere configurato il reato di somministrazione fraudolenta.