Il 20 settembre 2023 l’Autorità Europea del Lavoro (ELA) ha pubblicato una relazione riguardante la trasmissione di informazioni, l’applicazione, il coordinamento della sicurezza sociale e la cooperazione tra gli Stati membri in relazione al distacco dei lavoratori nel settore edile dell’UE.
Panoramica sull’analisi ELA
Lo studio, condotto tra ottobre 2022 e maggio 2023, individua una serie di carenze nell’applicazione delle norme e nelle attività di divulgazione, nonché le misure per superarle. Include anche iniziative di matching transfrontaliero per affrontare gli squilibri del mercato del lavoro nel settore.
I risultati dello studio sono significativi per l’ELA in quanto costituiscono un orientamento su come migliorare il suo sostegno agli Stati membri in queste attività.
Perchè si è resa necessaria l’analisi ELA
L’analisi in questione si è resa necessaria poiché il settore delle costruzioni svolge un ruolo fondamentale nell’economia dell’UE, impiegando circa 13 milioni di persone e contribuendo per circa il 5,5% al valore aggiunto lordo (VAL). Nel 2021, circa un documento portatile A1 su quattro è stato rilasciato per servizi nel settore edile dell’UE.
Ciò equivale a una stima approssimativa di 833.000 modelli A1 rilasciati nel settore.
Inoltre, è importante segnalare che una percentuale relativamente alta di cittadini di Paesi terzi è impiegata nel settore edile dell’UE e distaccata in Stati membri diversi da quello di residenza.
In tale contesto, i lavoratori distaccati e i loro datori di lavoro non sono sempre pienamente consapevoli dei loro diritti e doveri, nonostante le numerose iniziative volte a migliorare la comunicazione delle informazioni pertinenti da parte delle parti sociali, degli Stati membri e della Commissione europea. Il settore lotta anche con la carenza di manodopera e di competenze e, sebbene esistano alcune iniziative transfrontaliere per far fronte a queste carenze, spesso sono ostacolate da differenze linguistiche e culturali, oltre che da un limitato riconoscimento delle competenze e delle qualifiche.
ELA evidenzia le più diffuse pratiche abusive e violazioni a livello europeo
A quanto sottolineato sopra, si aggiungono le violazioni e le pratiche abusive più diffuse evidenziate dall’analisi di ELA, ovvero:
- la creazione di società fittizie, dette anche “letterbox companies”,
- il mancato rispetto delle condizioni di lavoro,
- il falso lavoro autonomo,
- l’uso fraudolento del documento portatile A1,
- il distacco fraudolento di cittadini di Paesi terzi.
Gli ispettorati del lavoro possono ispezionare e sanzionare queste violazioni e pratiche abusive, ma spesso non dispongono di risorse finanziarie e di personale sufficienti. Spesso incontrano difficoltà nell’individuare alcuni elementi di fatto in questi contesti di distacco (ad esempio, il luogo di registrazione delle imprese, il numero di contratti eseguiti, il fatto che i lavoratori distaccati tornino o meno a lavorare nello Stato membro d’origine) per svolgere correttamente le loro attività di ispezione. Inoltre, l’imposizione di sanzioni e la loro effettiva applicazione possono risultare difficili in una situazione transfrontaliera.
Le iniziative degli Stati Membri
Gli Stati membri hanno già attuato diverse iniziative, tra cui lo sviluppo delle competenze, le opportunità di formazione e la cooperazione transfrontaliera. Esistono anche diverse iniziative per rendere possibile l’assunzione di cittadini di Paesi terzi, spesso attraverso accordi bilaterali con Paesi terzi.
Tuttavia, le problematiche citate necessitano di ulteriori misure risolutive..
ELA individua misure per prevenire il mancato rispetto
Il rapporto ha individuato diverse misure che potrebbero prevenire il mancato rispetto delle norme. Tra queste, si sottolineano in particolare:
- la fornitura di carte d’identità sociali ai lavoratori distaccati,
- schemi di responsabilità delle catene di subappalto per rendere possibile l’identificazione degli attori di tali catene,
- limitazioni ai subappalti,
- norme specifiche sugli appalti pubblici.
Un’altra misura necessaria è l’informazione e la sensibilizzazione dei lavoratori e dei datori di lavoro. In passato gli Stati membri, insieme alle parti sociali e alla Commissione europea, hanno varato diverse misure per diffondere meglio le informazioni ai lavoratori e ai datori di lavoro sui loro diritti e obblighi nel contesto del distacco.
Nonostante ciò, i lavoratori e i datori di lavoro del settore edile non sono ancora considerati ben informati. Inoltre, sono state individuate gravi carenze negli strumenti e nei metodi di comunicazione, che generano confusione e difficoltà nell’accesso alle informazioni pertinenti, ad esempio l’uso di un linguaggio giuridico complesso, la mancanza di traduzioni e la dispersione delle fonti di informazione.
Risultati dello studio
I risultati di questo studio suggeriscono che l’Autorità europea del lavoro (ELA) potrebbe svolgere un ruolo più attivo nel sostenere una migliore applicazione delle norme sul distacco nel settore delle costruzioni negli Stati membri, nella comunicazione delle informazioni ai lavoratori e ai datori di lavoro interessati e nel contribuire a migliorare la raccolta dei dati sulla mobilità del lavoro nel settore delle costruzioni.
In conclusione, la serie di analisi strategiche dell’ELA tiene traccia delle tendenze emergenti, delle sfide e delle lacune nei settori della mobilità del lavoro e del coordinamento della sicurezza sociale. Le analisi contribuiscono alla valutazione dei rischi per informare le attività operative dell’ELA e il lavoro delle autorità nazionali competenti e, se del caso, delle parti sociali.
Lo studio si chiude con una serie di conclusioni operative elaborate sulla base dei risultati dell’analisi e delle sue principali evidenze. Queste conclusioni sono state formulate tenendo conto del mandato dell’ELA, ma possono essere utili per informare un insieme più ampio di attori.
Per ulteriori dettagli, si rimanda al report nella sua versione integrale scaricabile dalla pagina ufficiale di ELA a questo link.