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Visto per soggiorni di lunga durata in Italia

Se sei cittadino extracomunitario e stai pensando di trasferirti in Italia a lungo termine, ma non sei in possesso dei requisiti per ottenere un visto di lavoro, ti interesserà sapere che sono disponibili diversi altri tipi di visto per soggiorno di lunga durata.

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Se sei cittadino extracomunitario e stai pensando di trasferirti in Italia a lungo termine, ma non sei in possesso dei requisiti per ottenere un visto di lavoro, ti interesserà sapere che sono disponibili diversi altri tipi di visto per soggiorno di lunga durata.

La procedura di richiesta può durare un paio di mesi, a seconda del tipo di visto e, una volta in Italia, è necessario richiedere un permesso di soggiorno.

Per quanto tempo si può rimanere in Italia senza visto

Poiché l’Italia fa parte dell’Unione Europea, i cittadini EU godono del diritto di libera circolazione per cui possono trasferirsi, accettare offerte di lavoro e studiare in Italia senza dover richiedere un visto. Tuttavia, i cittadini dell’UE che desiderano soggiornare in Italia per più di 90 giorni devono registrare la propria residenza locale.

I cittadini extra-comunitari, invece, possono soggiornare in Italia fino a 90 giorni per motivi di turismo, affari o studio, a meno di specifici accordi bilaterali tra l’Italia e il paese di provenienza. Prima del loro arrivo in Italia, devono richiedere un visto Schengen (Tipo C) a meno che non siano cittadini esenti da visto.

Per maggiori informazioni su come chiedere visto italiano per turismo, consultate il nostro articolo dedicato.

Regola dei 90 giorni su 180

Per controllare l’accesso dei cittadini extra-comunitari nell’area Schengen, è stata istituita la cosiddetta “regola dei 90 giorni su 180”. Ciò significa che gli stranieri possono soggiornare per un massimo di 90 giorni in un arco di 180, da calcolarsi come un arco di tempo mobile, poiché si sposta costantemente in base ad ogni giorno aggiuntivo che si trascorre in area Schengen.

Può sembrare una regola molto semplice, ma la sua applicazione viene spesso fraintesa, dando luogo a fraintendimenti che possono portare a trattenersi più del periodo consentito e incorrere in sanzioni. Per cercare di semplificare il conteggio dei giorni è stato messo a disposizione un calcolatore online.

Sanzioni in caso di non conformità

Il soggiorno massimo di 90 giorni consentito non può essere prolungato se non per documentate ragioni di forza maggiore.

Gli stranieri che fanno ingresso o si trattengono nel territorio dello stato italiano in violazione delle norme di immigrazione sono punite con l’ammenda da €5.000,00 a €10.000,00 (Articolo 10-bis D.Lgs 286/1998).

Dichiarazione di presenza

I cittadini extra-comunitari che si recano in Italia per soggiorni inferiori ai 90 giorni potrebbero dover dichiarare la propria presenza presso la Questura locale entro 8 giorni dall’arrivo in Italia – ovvero la Dichiarazione di Presenza.

Questo requisito non è applicabile a tutti: la necessità o meno di presentare la dichiarazione dipende da una serie di criteri, verificabili in questo articolo dedicato. Inoltre, chiunque ospiti o fornisca alloggio a cittadini extra-comunitari, è tenuto a fornire una dichiarazione di ospitalità (qui è possibile trovare maggiori informazioni al riguardo).

L’inosservanza di questo obbligo può comportare una multa il cui import può variare da €160 a €1.100 (Articolo 7, comma 2-bis D.Lgs 286/1998).

Come soggiornare in Italia per più di 90 giorni

I cittadini extracomunitari che intendono soggiornare in Italia per più di 90 giorni devono richiedere il relativo visto nazionale di lunga durata (Tipo D) presso la rappresentanza diplomatica italiana nel paese di origine o di residenza abituale.

Solo dopo l’apposizione del visto sul passaporto, potranno recarsi in Italia e, entro 8 giorni dal loro ingresso in Italia, dovranno richiedere il corrispondente permesso di soggiorno.

Requisiti per il visto D italiano

Il primo passo da compiere per richiedere un visto D è prenotare un appuntamento presso la rappresentanza diplomatica o il centro visti competente e presentarsi all’appuntamento con i documenti a supporto.

I documenti a supporto possono variare a seconda del tipo di visto e del paese di provenienza. Tuttavia, questi sono i documenti solitamente richiesti:

  • Modulo di richiesta visto compilato
  • Passaporto valido/documento di viaggio
  • Fototessere
  • Assicurazione sanitaria
  • Certificati di stato di famiglia (es. Certificato di matrimonio, certificati di nascita), se si viaggia con familiari a carico
  • Ricevuta di pagamento delle tasse consolari

Dopo l’appuntamento, le autorità tratterranno il passaporto e procederanno all’apposizione del visto in circa 2-3 settimane (i tempi possono variare a seconda del paese e delle circostanze).

Tipi di visto di lunga durata

Il tipo di visto italiano da richiedere per soggiorni di lunga durata dipende dallo scopo del vostro soggiorno in Italia. Ecco alcuni dei tipi di visto più comuni per soggiorni di lunga durata:

Visto per motivi familiari

Questo tipo di visto è disponibile per cittadini extra-comunitari che vogliono raggiungere un familiare che ha già ottenuto un diritto di soggiorno in Italia. Esistono due tipi principali di visto per ricongiungimento familiare in Italia e, una volta ottenuti, avranno la stessa validità del visto concesso al familiare principale.

Se sei interessato, dai un’occhiata alla nostra guida sui visti per ricongiungimento familiare.

Visto per studio

Il visto italiano per studio consente ai cittadini extra-comunitari di entrare in Italia per motivi di studio. I richiedenti devono dimostrare l’iscrizione o la preiscrizione a un corso da seguire in Italia. In caso di corso singolo, la validità del visto coinciderà con la durata del corso, in ogni caso per una validità massima di 1 anno.

Il permesso per studenti consente ai titolari di lavorare part-time in Italia e, alla scadenza, può essere convertito in permesso di lavoro.

Se sei interessato, dai un’occhiata alla nostra guida sui visti per studio.

Visto per tirocinio

Il visto di tirocinio italiano consente ai cittadini extracomunitari di svolgere un tirocinio in Italia. I richiedenti devono aver seguito un corso di formazione professionale o di istruzione nel proprio paese.

La durata del tirocinio per i cittadini non comunitari è di almeno 3 mesi e non più di 12 mesi. Il visto viene rilasciato con la stessa durata.

Se sei interessato, dai un’occhiata alla nostra guida sui visti per tirocinio.

Visto per investitori

Il visto per investitori (anche detto “Golden Visa”) è una soluzione interessante per i cittadini extracomunitari che scelgono di investire in asset strategici per l’economia e la società italiana.

Sono previste 2 condizioni per il rilascio e il mantenimento del permesso di soggiorno per investitore:

  • Il richiedente deve effettuare l’investimento o la donazione  dichiarata nella domanda di visto entro 3 mesi dalla data di ingresso in Italia;
  • Il richiedente deve mantenere l’investimento originale per tutta la durata di validità del permesso di soggiorno.

Il visto per investitori ha una validità di 2 anni, rinnovabile in Italia.

Se sei interessati, dai un’occhiata alla nostra guida sul visto per investitori.

Visto per residenza elettiva

Il visto di residenza elettiva italiano è destinato agli stranieri che vogliono vivere in Italia senza un contratto di lavoro, essendo in grado di mantenersi autonomamente (es. pensionati, persone con alti redditi e disponibilità finanziarie).

Uno dei requisiti fondamentali, infatti, è che il richiedente non intenda sostenere il tempo di permanenza in Italia attraverso attività di lavoro.

Il visto di residenza elettiva è rilasciato con validità di 1 anno, rinnovabile in Italia.

Se sei interessato, dai un’occhiata alla nostra guida sui visti di residenza elettiva.

Visto startup

Il visto startup italiano è rivolto ai cittadini extracomunitari che intendono costituire la propria impresa in Italia, che si configuri come una startup innovativa.

Se siete interessati a conoscere i requisiti che la startup deve avere per ottenere il visto, date un’occhiata alla nostra guida sui visti per startup innovativa.

Riferimenti Normativi

Decreto Legislativo del 25 luglio 1998, n. 286

Fonte

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