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Vaccinazione Contro la Febbre Gialla: come proteggere i propri dipendenti in aree a rischio

Scopri quali sono le aree a rischio febbre gialla e come proteggere i tuoi dipendenti in trasferta nelle zone in cui la malattia è endemica.

Indice dei Contenuti

Come si è visto in precedenza, nel nostro articolo sui vaccini raccomandati per viaggi aziendali all’estero, una parte integrante della valutazione dei rischi prima di una trasferta all’estero è senza ombra di dubbio la valutazione dei rischi sanitari e, di conseguenza, la necessità di effettuare determinate vaccinazioni, sia per proteggere il dipendente, sia per adempiere ad eventuali obblighi da parte del Paese

Tra i vaccini obbligatori è presente sicuramente la vaccinazione contro la febbre gialla, richiesta soprattutto da determinati Paesi, come vedremo meglio in seguito.

Prima di tutto occorre spendere alcune parole sulla febbre gialla, così da avere un quadro della situazione. La febbre gialla, infatti, non è una malattia endemica dell’Europa e dunque non comunemente trovata. 

Che cos’è la febbre gialla?

La febbre gialla è una grave malattia provocata da un virus appartenente al genere Flavivirus, a cui appartengono anche virus quali il virus Zika, il virus West Nile e il virus dell’encefalite giapponese.

Il virus è trasmesso tramite la puntura di zanzare Aedes e Haemagogus infette. Queste sono zanzare diurne che si trovano in aree domestiche come abitazioni, ma è possibile trovarle anche in habitat semi-domestici come a ridosso di foreste e aree verdi.   

La febbre gialla è una malattia ad alto impatto che colpisce principalmente gli esseri umani e i primati e, inoltre è una malattia ad alto rischio. Ciò significa che la sua facilità di diffusione è elevata, potrebbe diffondersi rapidamente a livello internazionale, rappresentando dunque una minaccia per la sicurezza sanitaria globale.

Ogni anno si stimano circa 84.000 – 170.000 nuovi casi di febbre gialla. 

Cosa provoca la febbre gialla?

La malattia si può manifestare in varie forme da lieve a grave, in casi estremi si può arrivare anche al decesso (30/60% dei casi).  

In alcuni casi si presenta in maniera asintomatica o con disturbi simil-influenzali.

Quando sintomatica, i sintomi si presentano improvvisamente dopo circa 3-6 giorni dal contagio, progredendo in maniera discontinua. Nella prima fase della malattia si assistono ai sintomi più gravi, quindi temperature alte, brividi, dolori muscolari e nausea e vomito. In questa fase, si assiste anche alla comparsa dell’ittero, ossia la tipica colorazione giallastra di pelle, occhi e mucose, da cui prende il nome la malattia.  Questa fase acuta della malattia dura solitamente pochi giorni, iniziando successivamente la sua fase di remissione fino ad arrivare alla guarigione completa.  

Avere una diagnosi rapida di febbre gialla può essere difficile, in quanto spesso si confonde con altre patologie con sintomi simili. Dunque, è importante rivolgersi rapidamente a un medico per procedere con esami specifici, soprattutto se recentemente si è stati in zone a rischio. Una rapida diagnosi aiuta a prevenire i sintomi più gravi.

A questo punto è opportuno soffermarsi su dove la malattia è endemica.  

Quali sono i Paesi a rischio febbre gialla?

Come detto in precedenza, l’Europa non è a rischio di febbre gialla, in quanto la malattia è endemica in altre aree del mondo. In particolare, la febbre gialla è endemica nelle aree tropicali dell’Africa, del Centro e del Sud America.

Secondo l’OMS nel 2023, 34 Paesi dell’Africa (si citano ad esempio Angola, Benin, Togo) e 13 Paesi dell’America centrale e meridionale (come Ecuador, Trinidad e Tobago e Suriname) sono risultati endemici o hanno avuto regioni endemiche per la febbre gialla. Tuttavia, il problema potrebbe essere maggiore: l’OMS stima che il numero reale di casi sia da 10 a 250 volte quello che viene ora riportato.  

Di conseguenza, i Paesi in cui la malattia risulta endemica hanno posto come obbligo la somministrazione della vaccinazione per l’ingresso nel Paese.

Vaccinazione per febbre gialla: quando è obbligatoria

È quindi naturale chiedersi a questo punto quando la vaccinazione contro la febbre gialla risulta obbligatoria.  

In linea generale si può dire che la vaccinazione è obbligatoria quando:  

  • Si deve entrare in un Paese in cui la febbre gialla è endemica
  • Si proviene da un Paese in cui la malattia è endemica. Per quanto riguarda questo punto, occorre fare una precisazione. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la vaccinazione è richiesta anche nel caso in cui il viaggiatore abbia fatto uno scalo, dalle 10 alle 12 ore, in un Paese endemico. Dunque, ipotizzando che un cittadino italiano debba recarsi in Benin facendo scalo ad Angola, pur non provenendo da un Paese endemico, dovrà sottoporsi ugualmente alla vaccinazione.  

Tuttavia, è bene ricordare che i requisiti dei Paesi potrebbero essere soggetti a modifica senza preavviso.   

Una volta fatta la vaccinazione si riceverà il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla. Si ricorda che questo deve essere conforme al modello approvato dall’Organizzazione Mondiale dalla Sanità e rilasciato solamente da un Centro di vaccinazione autorizzato legalmente. 

Dove fare la vaccinazione per la febbre gialla?

È possibile fare la vaccinazione per la febbre gialla presso le ASL di appartenenza tramite appuntamento oppure in un centro di vaccinazioni internazionali.

Come detto nel paragrafo precedente, occorre verificare che il centro sia autorizzato legalmente al fine di emettere un certificato valido per il viaggio. A questo proposito, si ricorda che il sito del Ministero della Salute italiano mette a disposizione per la consultazione una lista di centri di vaccinazione abilitati: la lista è in continuo aggiornamento. 

Quanto tempo prima fare la vaccinazione contro la febbre gialla?

Per quanto riguarda le tempistiche, al fine di fornire una protezione efficace e quindi di avere il tempo di sviluppare gli anticorpi adeguati, si consiglia di somministrare il vaccino almeno 10 giorni prima della data di partenza. Infatti, si è dimostrato che a 7 giorni dalla somministrazione il vaccino ha un’efficacia del 95%.  

Si avvisa che determinate categorie di persone sono escluse dalla vaccinazione, in particolare  

  • Bambini al di sotto dei 6 mesi;
  • Soggetti con allergie ai componenti dei vaccini o con immunodeficienza;  
  • Donne in gravidanza.

Si ricorda che prima della somministrazione di qualsiasi vaccino è opportuno consultare un medico in grado di verificare il proprio stato di salute e la compatibilità con la somministrazione.  

Il Supporto di Studio A&P 

Abbiamo dunque visto che per l’ingresso in diversi Paesi di vari continenti è richiesta la vaccinazione per la febbre gialla e che le direttive dell’Organizzazione Mondiale della Sanità possono essere continuamente aggiornate.

Per essere sicuri di essere sempre informati e tutelare al meglio i propri dipendenti, il team di Risk Assessment dello Studio A&P potrà verificare eventuali obblighi sanitari prima della vostra trasferta così da fornirvi un’informativa completa e sempre aggiornata.  

Scopri di più sui nostri servizi di Risk Assessment per le aziende.

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Riferimenti Normativi

Informativa OMS

Fonte

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