Riduzione del canone di locazione per emergenza COVID e cedolare secca 

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Il proprietario che applica la riduzione del canone di locazione, prevista dall’accordo territoriale sottoscritto tra Comune ed Organizzazioni sindacali, non incorre nel rischio di dover disapplicare il regime di tassazione agevolato (cedolare secca).

Cosa prevede l’Articolo

L’articolo 3 del decreto n.23/2011 al comma 11, prevede infatti che nel caso di applicazione del regime della cedolare secca sugli affitti è sospesa, per tutto il periodo di durata dell’opzione, la facoltà di chiedere l’aggiornamento del canone di locazione, anche se prevista nel contratto.

Tuttavia, data la particolare situazione emergenziale si giustifica l’inserimento in maniera automatica e temporanea della clausola di riduzione nei contratti di locazione, quindi il regime agevolativo della cedolare secca non è impedito dall’eventuale efficacia della suddetta clausola.

Validità dell’applicazione

La riduzione eccezionale si applicherà fino alla scadenza del sesto mese a partire dalla data di deposito dell’accordo territoriale, pertanto, il mese successivo alla scadenza del termine semestrale il canone tornerà alla misura concordata tra le parti.

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