In questo approfondimento chiariremo tutto quello che c’è da sapere riguardo al Bonus Casa. La guida che riportiamo di seguito è applicabile ai cittadini privati e, tra altri aspetti, definisce le condizioni per fare domanda e poter usufruire delle agevolazioni previste
Consulta le novità della legge di bilancio 2025 per i bonus edilizi.
Bonus Casa: cos’è?
L’agevolazione Bonus casa consiste nel riconoscimento di detrazioni d’imposta nella misura del 50% delle spese sostenute sulle unità adibite ad abitazione principale. Tali spese sono da ripartire in rate annuali di pari importo, entro un limite massimo di detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (art. 16-bis del D.P.R. 917/86 TUIR).
La Legge di Bilancio 2025 introduce diverse modifiche alla disciplina di quasi tutte le agevolazioni fiscali previste in materia di recupero edilizio. Le norme rimodulano i termini di fruizione e le aliquote di detrazione, prevedendo situazioni più vantaggiose per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale.
Si tratta di riduzioni dall’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) concesse per interventi che riguardano il restauro e risanamento conservativo delle unità immobiliari.
Leggi anche la nostra guida completa sui bonus edilizi.
Chi ha diritto al Bonus per Ristrutturazione Casa?
Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti, residenti e non, che possiedono a qualsiasi titolo l’immobile oggetto di intervento.
Tra le persone fisiche possono fruire dell’agevolazione:
- Titolari di un diritto reale sull’immobile;
- Condòmini, per gli interventi sulle parti comuni condominiali;
- Inquilini;
- Coloro che hanno l’immobile in comodato
Anche un familiare convivente o componente di un’unione civile del proprietario dell’immobile può beneficiare del bonus, oltre a un coniuge separato a cui è stato assegnato l’immobile di cui l’altro coniuge è intestato, e un convivente more uxorio per le spese sostenute dal 1° gennaio 2016.
In questi casi però è fondamentale che la fattura sia emessa a nome di chi commissiona i lavori, facente parte di queste categorie.
Cosa rientra nel Bonus Casa ristrutturazioni e limiti di spesa?
La detrazione del 50% riguarda interventi che riguardano il restauro e risanamento conservativo delle unità immobiliari su parti private e comune in cui rientrano a titolo di esempio le seguenti spese:
- Apertura interna
- Ascensore
- Balconi
- Caloriferi e condizionatori
- Citofoni, videocitofoni e telecamere
- Facciata
- Impianto elettrico
- Impianto idraulico
- Inferriata fissa
- Marciapiede
- Muri interni ed esterni
- Pavimentazione esterna
- Piscina
- Porta blindata interna ed esterna
- Sanitari
- Sottotetto
- Tetto
- Tinteggiatura esterna
Per i seguenti interventi l’importo massimo di spesa ammessa al beneficio è di 96.000€ per singola unità abitativa. Nel caso fosse stata aperta una pratica edilizia in Comune (CILA o SCIA) per interventi strutturali o che interessano l’interno edificio, una volta terminati i lavori e chiusa la pratica con comunicazione al Comune, nel caso di successivi nuovi interventi verrà considerato un nuovo massimale nel caso con il precedente intervento fosse stato superato.
Detrazioni Ristrutturazioni ridotte dal 50% al 36% dal 2025
Dal 1 Gennaio 2025 la legge di Bilancio ha previsto una riduzione della detrazione dal 50% al 36% per gli interventi svolti sulle seconde case e comunque sulle unità non adibite ad abitazione principale.
Questa riduzione coinvolge anche le successive annualità con un graduale riduzione per il 2026 e 2027 al 36% per le abitazioni principali e al 30% sulle seconde case.
Altra modifica introdotta alla Camera che riguarda il Bonus per Ristrutturazione Casa: vengono esclusi da ogni detrazione previste per gli anni 2025, 2026 e 2027, gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili
Bonus Ristrutturazioni come richiederlo?
La detrazione IRPEF legata alle Ristrutturazioni spetta al soggetto che effettua il pagamento della fattura mediante bonifico parlante. Questo soggetto deve essere titolare di un diritto reale, come detto in precedenza.
Il soggetto, possessore o acquirente, anche di una porzione di unità abitativa, può beneficiare interamente dell’agevolazione, purché sia colui che sostenga la spesa e che sia intestatario delle fatture.
Per gli interventi realizzati sulle parti comuni condominiali, è necessario indicare il codice fiscale del condominio e quello dell’amministratore o di altro condomino, che effettui il pagamento.
Per usufruire dell’agevolazione da quest’anno l’unico modo per il contribuente è l’utilizzo della detrazione del 50% o 36% in dichiarazione dei redditi in quote costanti in 10 anni.
Documentazione da conservare
Per beneficiare del bonus per ristrutturazione casa è necessario essere in possesso dei seguenti documenti:
- Fatture comprovanti le spese effettivamente sostenute per la realizzazione degli interventi;
- Ricevuta del bonifico bancario o postale attraverso cui è stato effettuato il pagamento;
- Pratica edilizia CILA o SCIA nel caso fosse stata richiesta
- Ricevuta di presentazione della pratica edilizia
- Nel caso non fosse necessaria una pratica edilizia, autocertificazione firmata dal proprietario dell’immobile con indicazione di data di inizio lavori
- Certificato di asseverazione ENEA redatto da un tecnico abilitato da trasmettere entro 90 giorni dalla fine dei lavori nel caso di interventi con un impatto da un punto di vista energetico;
- Scheda informativa relativa agli interventi realizzati, redatta secondo lo schema riportato nell’allegato E o F del decreto attuativo.
Nel caso in cui gli interventi siano stati effettuati su parti comuni di edifici, devono essere conservate ed eventualmente esibite anche la copia della delibera assembleare e quella della tabella millesimale di ripartizione delle spese.