I bonus edilizi sono agevolazioni fiscali che consistono in una detrazione dall’IRPEF sulle spese sostenute per ristrutturazioni, interventi di riqualificazione energetica e altro, che è possibile recuperare come credito tramite la dichiarazione dei redditi.
Da diversi anni sono state introdotte queste agevolazioni per sostenere i contribuenti che andavano a svolgere opere di manutenzione straordinaria ed ordinaria negli immobili di proprietà.
Con l’avvento del Superbonus 110 con Decreto Rilancio (DL 34/2020) è stata prevista un’altra modalità per recuperare il credito da questi bonus, ossia tramite sconto in fattura e conseguente cessione del credito da contribuente a chi ha applicato lo sconto, ma questa pratica è stata gradualmente limitata dai decreti successivi fino a escluderla quasi completamente.
Dopo l’introduzione dei Bonus Edilizi, sono state aggiunte man mano con i decreti successivi detrazioni specifiche in base alla tipologia di intervento che si andava ad eseguire sull’immobile, imponendo pratiche e adempimenti diversi in base alla tipologia di bonus.
Quali bonus edilizi sono ancora in vigore?
Di seguito i principali in vigore ad oggi:
- Ristrutturazione Edilizia: l’agevolazione prevista dall’art. 16-bis del D.P.R. 917/86 prevede un contributo sotto forma di detrazione per opere murarie di recupero del patrimonio edilizio sulle singole unità o parti comuni di edifici condominiali pari al 50% della spesa sostenuta fino ad un massimo di spesa di 96.000 euro. La detrazione può variare in base alla tipologia di immobile e l’anno in cui viene sostenuta la spesa. Una variante del bonus fu introdotta nel 2022 con la legge di Bilancio e prevedeva opere di restauro e risanamento delle facciate con beneficio al 90% e poi gradualmente ridotto fino a oggi al 50%.
- Ecobonus: un’altra tipologia di agevolazione è quella che riguarda le opere di Ecobonus introdotta con la Legge del 27 dicembre 2006 n. 296, che prevedeva una riqualificazione energetica degli edifici al fine di conseguire un risparmio dal punto di vista energetico. Anche in questo caso è prevista una detrazione del 50% ma con variabili in base alla tipologia di intervento svolto, di immobile e di anno della spesa. Anche i massimali variano in base alla tipologia di intervento. Con il decreto legge 34/2020 nello specifico 119 per incentivare i lavori viene introdotto il cosiddetto “Superbonus” che garantiva una detrazione del 110% nel caso i lavori portassero ad un salto di almeno due classi energetiche con miglioramento dell’efficienza degli edifici.
- Sismabonus: nell’ambito dei lavori di recupero del patrimonio edilizio rientrano tra le spese detraibili anche quelle sostenute per realizzare interventi antisismici, con particolare riguardo all’esecuzione delle opere per la messa in sicurezza statica degli edifici come disciplinato dal decreto legge n. 63/2013. In passato a seconda del risultato ottenuto con l’esecuzione dei lavori, della zona sismica in cui si trova l’immobile e della tipologia di edificio, erano concesse detrazioni differenti, mentre oggi seguono quelle previste dal Bonus Ristrutturazioni. È possibile usufruire delle detrazioni anche in caso di acquisto di immobile oggetto di abbattimento e ricostruzione che prevedono una riduzione del rischio sismico.
- Barriere Architettoniche: per i contribuenti che effettuano invece interventi per eliminare le barriere architettoniche e favorire la mobilità interna ed esterna negli edifici, la legge di bilancio 2022 n. 234/2021 ha previsto una agevolazione del 75% ai contribuenti con massimali variabili in base alla tipologia di edificio.
- Bonus mobili: nel caso si svolgano lavori di ristrutturazione presso la propria abitazione, è previsto un ulteriore beneficio riguardante acquisto di mobilio o arredo con detrazione del 50% sulla spesa sostenuta fino ad un massimo di 5.000 euro.