Il sistema educativo italiano è organizzato secondo i principi di sussidiarietà e autonomia delle istituzioni scolastiche. Ciò significa che lo Stato ha competenza legislativa esclusivamente per le norme generali sull’istruzione. Responsabilità dello Stato è anche quella di garantire i livelli essenziali dei servizi su tutto il territorio nazionale.
Quali istituzioni regolano il sistema educativo italiano?
Lo Stato italiano definisce i principi fondamentali a cui le Regioni devono attenersi nell’esercizio delle loro specifiche competenze. Le Regioni italiane hanno potestà legislativa concorrente in materia di istruzione e potestà legislativa esclusiva in materia di istruzione professionale e di formazione.
Le istituzioni educative dello Stato hanno autonomia didattica, organizzativa, di ricerca, di sperimentazione e di sviluppo.
Come funziona il sistema educativo italiano?
Il sistema educativo italiano può essere suddiviso in 3 cicli principali. Questi comprendono i primi livelli di istruzione, come la scuola materna, fino all’università. Alcuni cicli rientrano nella scuola dell’obbligo, altri no.
L’educazione della prima infanzia in Italia e la scuola materna
Il sistema integrato zero-sei anni non è obbligatorio. Dura 6 anni e comprende:
- Servizi educativi per la prima infanzia: sono gestiti dagli enti locali, direttamente o attraverso la stipula di convenzioni, da altri enti pubblici o da privati, che accolgono bambini tra i 3 e i 36 mesi dietro il pagamento di una retta, calcolata sulla base del reddito della famiglia;
- Scuola materna: possono essere gestiti dallo Stato, dagli enti locali, direttamente o attraverso la stipula di convenzioni, da altri enti pubblici o da privati, ed accolgono bambini tra i 3 e i 6 anni a titolo gratuito.
Per accedere alle scuole dell’infanzia statali è necessario partecipare ad una graduatoria, che assegna posti sulla base di punteggi calcolati dal comune (disponibilità economiche, possibilità di ricevere supporto dai familiari nella cura del bambino, ecc).
Scuola primaria e secondaria di primo grado in Italia: il primo ciclo di studi obbligatorio
Il primo ciclo di istruzione è obbligatorio, ha una durata complessiva di 8 anni ed è specificamente suddiviso in:
- Scuola primaria: Istruzione quinquennale per alunni dai 6 agli 11 anni;
- Scuola secondaria di primo grado: Istruzione di 3 anni per alunni dagli 11 ai 14 anni.
La scuola secondaria di primo grado in Italia e le altre forme di formazione scolastica
Il secondo ciclo di istruzione si divide in due tipi di corsi di studio:
- Scuola secondaria di primo grado (Scuola superiore): consiste in un periodo di istruzione di 5 anni per gli studenti che hanno completato con successo il primo ciclo di istruzione. Esiste un’ampia gamma di scuole: licei, istituti tecnici, istituti professionali, nonché corsi di studio per studentesse dai 14 ai 19 anni;
- Istruzione e Formazione Professionale: percorsi di studio triennali e quadriennali di istruzione e formazione professionale (IeFP) di competenza regionale. Si rivolge anche agli studenti che hanno completato con successo il primo ciclo di istruzione.
Università e altri istituti di istruzione superiore in Italia
L’educazione terziaria, con diverse tipologie di corsi di studio, è offerta da:
- Università
- AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica – istituzioni di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica)
- Istituti professionalizzanti ITS (Istituti Tecnici Superiori)
L’istruzione obbligatoria in Italia
L’istruzione obbligatoria in Italia ha una durata di 10 anni e va dai 6 ai 16 anni. Questo periodo comprende tutti gli 8 anni del primo ciclo di istruzione e i primi 2 anni del secondo ciclo. Gli studenti possono frequentare il secondo ciclo nella scuola secondaria di secondo grado (statale) o nei percorsi regionali di istruzione e formazione professionale.
Inoltre, per tutti i giovani il diritto/dovere all’istruzione e alla formazione vale per almeno 12 anni o, comunque, fino al conseguimento di una qualifica professionale triennale entro il 18° anno di età, secondo quanto previsto dalla Legge n. 53/2003.
L’istruzione obbligatoria può essere svolta nelle scuole statali e parrocchiali (Legge n. 62 del 2000), nell’ambito del sistema di istruzione pubblica, ma può essere svolta anche nelle scuole non parrocchiali (Legge n. 27 del 2006) o attraverso l’educazione familiare. In questi ultimi due casi, tuttavia, l’assolvimento dell’obbligo scolastico deve essere subordinato a una serie di condizioni, come il superamento di esami di idoneità.
La responsabilità dell’adempimento dell’obbligo di istruzione dei minori ricade sui genitori degli alunni o su coloro che esercitano la responsabilità genitoriale. I Comuni di residenza e i direttori scolastici si assicurano dell’adempimento di tale obbligo.
Cosa succede al termine dell’istruzione obbligatoria in Italia
Nel caso in cui gli studenti non proseguano gli studi al termine del ciclo obbligatorio, riceveranno una certificazione delle competenze acquisite (Decreto Ministeriale 139 del 2007).
Dopo aver superato l’esame di stato finale dell’istruzione secondaria al quinto anno, gli studenti possono accedere ai corsi di istruzione terziaria (università, AFAM e ITS). Tuttavia, alcune università e corsi consentono l’iscrizione a un numero limitato di studenti attraverso un test di ingresso. È responsabilità degli studenti verificare i requisiti dell’Università in cui gli interessa proseguire gli studi.
L’istruzione privata in Italia
L’articolo 33 della Costituzione italiana stabilisce due principi fondamentali:
- Lo Stato ha l’obbligo di assicurare un sistema educativo a tutti i giovani;
- Lo Stato deve dare il diritto alle persone fisiche e giuridiche di fondare istituzioni scolastiche senza oneri per lo Stato.
Il sistema scolastico italiano riconosce tre tipi di scuole non statali: le scuole paritarie, le scuole non paritarie e le scuole straniere.
Che differenza c’è tra scuola paritaria e statale?
Le scuole statali sono istituti di formazione gestiti da enti governativi, e sovvenzionati dallo stato, che consentono l’educazione degli alunni a titolo gratuito.
Con scuola paritaria si intende quella categoria di scuole private che ottengono il riconoscimento della parità scolastica con le scuole statali. Dal punto di vista normativo, queste scuole svolgono un servizio pubblico e sono inserite nel sistema nazionale di istruzione. Pertanto, le scuole paritarie sono abilitate a rilasciare titoli di studio con lo stesso valore legale di una scuola statale.
Inoltre, hanno piena libertà per quanto riguarda l’orientamento culturale e la direzione pedagogico-didattica. Frequentare una scuola paritaria costituisce assolvimento da parte degli studenti dell’obbligo di istruzione. Le scuole paritarie richiedono il pagamento di una retta scolastica e sono generalmente gestite da personale ecclesiastico. Inoltre, se non hanno scopo di lucro, godono di un trattamento fiscale più favorevole.
Le scuole non paritarie non hanno ottenuto il riconoscimento di parità. La frequenza presso questi istituti garantisce sempre l’assolvimento dell’obbligo di istruzione; tuttavia, essi non sono abilitati a rilasciare titoli di studio equiparati a quelli delle scuole statali.
Il sistema italiano delle scuole superiori
Al termine della scuola secondaria di primo grado, gli studenti possono scegliere i temi da approfondire nel loro percorso educativo. Il sistema educativo in Italia prevede 3 principali categorie di istituti per quanto riguarda il sistema delle scuole superiori.
I licei italiani
I licei sono finalizzati al conseguimento di un diploma di istruzione secondaria superiore. Fanno parte del sistema di istruzione secondaria superiore come articolazione del secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione (art. 1 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 e successive modifiche). I licei adottano il profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione.
Nei percorsi liceali vengono forniti allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché:
- si ponga con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte a situazioni, fenomeni e problemi;
- acquisisca conoscenze, abilità e competenze:
- coerenti con le capacità e le scelte personali;
- adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mercato del lavoro.
I percorsi liceali hanno una durata di 5 anni e sono ulteriormente suddivisi in due bienni e un quinto anno che completa il percorso accademico. Questi percorsi costituiscono il profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione.
Tipi di licei italiani
Di seguito sono elencati i diversi tipi di licei che indirizzano gli studenti verso diversi tipi di formazione futura:
- Liceo artistico (con indirizzi Arti figurative, Architettura e ambiente, Design, Audiovisivo e multimediale, Grafica, Scenografia).;
- Liceo classico;
- Liceo linguistico;
- Liceo musicale e coreutico;
- Liceo scientifico (con opzione scienze applicate);
- Liceo delle scienze umane (con opzione scienze economiche e sociali).
Istituti tecnici
Gli istituti tecnici, di durata quinquennale, offrono un numero limitato di indirizzi accademici, ma formano gli studenti a lavorare in settori specifici fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo dell’Italia.
Si dividono in due settori:
- Il settore Economico, articolato in due indirizzi:
- Amministrazione, Finanza e marketing;
- Turismo.
- Il settore Tecnologico, articolato in nove indirizzi:
- Meccanica, meccatronica ed energia;
- Trasporti e logistica;
- Elettronica ed elettrotecnica;
- Informatica e telecomunicazioni;
- Grafica e comunicazione;
- Chimica, materiali e biotecnologie;
- Sistema moda;
- Agraria, agroalimentare e agroindustria;
- Costruzioni, ambiente e territorio.
Istituti professionali
Dall’anno scolastico 2018/2019, gli istituti professionali offrono 11 corsi di attività di laboratorio potenziate: un nuovo modello organizzativo e didattico. Infatti, essi formano gli studenti in arti, mestieri e professioni strategiche per lo sviluppo dell’economia del paese.
Contestualmente all’attivazione dei nuovi istituti professionali, per le classi seconde, terze, quarte e quinte sono attivi i precedenti ordinamenti fino al completamento del percorso quinquennale nel 2022.
Gli istituti professionali si dividono principalmente in due settori:
- Il settore dei servizi, articolato in quattro indirizzi:
- Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale;
- Servizi socio-sanitari;
- Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera;
- Servizi commerciali.
- Il settore industria e artigianato, articolato in due indirizzi:
- Produzioni industriali e artigianali;
- Manutenzione e assistenza tecnica.
I collegi italiani
I convitti nazionali e gli educandati statali (collegi) contribuiscono al perseguimento degli obiettivi generali del sistema educativo italiano. Contribuiscono sia con la qualificata offerta formativa delle scuole interne, sia con lo sviluppo di strutture residenziali e semiresidenziali.
In questo modo:
- rispondono alla nuova cultura delle pari opportunità,
- forniscono un supporto agli scambi studenteschi nella comunità e
- rispondono alle mutate esigenze degli studenti.
Se sei interessato ad avere maggiori informazioni sul sistema scolastico italiano, puoi consultare il sito del Ministero della Pubblica Istruzione.
Università
Al termine della scuola secondaria di secondo grado, è possibile, su base volontaria, continuare il percorso di studi presso le Università, sia pubbliche che private. Il percorso universitario può essere alternativamente a ciclo unico o suddiviso in due percorsi (triennale seguito da magistrale, della durata di due anni).
Iscrizione alle Università italiane per studenti stranieri
Gli studenti stranieri che desiderino iscriversi in università italiane e non necessitino di visto (cittadini EU), sono tenuti a produrre documenti circa il loro precedente percorso di studio, come dichiarazioni di valore, diploma supplement o traduzioni di certificati. Ogni istituzione può specificare la lista di documenti necessaria.
Gli studenti che, invece, necessitino di visto, devono accedere al portale Universitaly per compilare la domanda di preiscrizione al corso universitario, per poi completare la richiesta presso le rappresentanze consolari italiane.
Il visto per l’istruzione in Italia
Indipendentemente dal ciclo di studi che intendi intraprendere in Italia, se provieni da un paese non appartenente all’Unione Europea potresti aver bisogno di richiedere un visto per studenti. Dai un’occhiata alla nostra guida completa su come richiedere un visto per studenti italiano.