Un immobile adibito ad abitazione principale, in cui occasionalmente viene svolta attività di bed and breakfast a conduzione familiare e pertanto qualificabile come immobile ad uso promiscuo, è possibile sostenere spese per la riqualificazione energetica e pertanto accedere al Superbonus ?
L’Agenzia delle Entrate precisa ai sensi del comma 9, lettera b) del citato articolo 119 che sono agevolabili gli interventi effettuati dalle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio dell’attività di impresa, arti e professioni, quindi unità immobiliari non riconducibili ai cd. “beni patrimoniali relativi all’impresa” (art. 65 del TUIR) o a quelli strumentali per l’esercizio di arti e professioni (art. 54, comma 2, del TUIR).
Inoltre nella circolare 19/E dell’8 Luglio 2020, con riferimento alle spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia, dichiara che se gli interventi sono realizzati su unità immobiliari residenziali adibite promiscuamente all’esercizio dell’arte o delle professioni, ovvero all’esercizio dell’attività commerciale, la detrazione spettante è ridotta al 50 per cento, quindi la detrazione è calcolata su 50 per cento delle spese sostenute.
Considerando questo, e stante la sostanziale simmetria tra le agevolazioni spettanti per interventi di riqualificazione energetica e di recupero del patrimonio edilizio (ivi inclusi gli interventi antisisimici), si ritiene che anche qualora siano realizzati interventi di riqualificazione energetica ammessi al Superbonus su immobili residenziali adibiti promiscuamente all’esercizio dell’arte o della professione, ovvero all’esercizio dell’attività commerciale, la predetta detrazione è ridotta al 50 per cento
Risposta ad interpello n. 65 del 28/01/2021