Trattamento fiscale del reddito prodotto da un consulente non residente per attività resa ad un Ministero italiano

L’Agenzia delle Entrate, con risposta interpello n. 285 del 20 maggio 2022 ha fornito chiarimenti per l’ipotesi in cui un Consulente non residente utilizzi le strutture logistiche presenti presso gli Uffici di diretta collaborazione del Ministro integrando i requisiti della sussistenza di una “sede fissa” di affari in Italia, affermando che occorrerà applicare sui compensi erogati la ritenuta a titolo d’imposta nella misura del 30 per cento.