Il Consiglio dell’UE, per offrire sostegno a oltre 4 milioni di persone in fuga dalla guerra della Russia contro l’Ucraina e che vivono attualmente nell’UE, ha convenuto, il 28 settembre 2023, di prorogare il meccanismo di protezione temporanea dal 4 marzo 2024 al 4 marzo 2025.
La protezione temporanea (Direttiva 2001/55/CE)
La protezione temporanea è un meccanismo UE di emergenza entrato in vigore con la Direttiva 2001/55/CE del Consiglio, del 20 luglio 2001, a seguito degli sfollamenti verificatisi in Europa a causa dei conflitti armati nei Balcani occidentali, in particolare in Bosnia-Erzegovina e Kosovo.
La direttiva ha lo scopo di istituire norme minime per la concessione della protezione temporanea in caso di afflusso massiccio di sfollati provenienti da Paesi terzi, promuovendo l’equilibrio degli sforzi tra gli stati membri che ricevono gli sfollati e subiscono le conseguenze dell’accoglienza degli stessi.
Descrizione e vantaggi della protezione temporanea
Per protezione temporanea si intende un permesso che conferisce una forma speciale di protezione immediata e collettiva a favore degli sfollati che non possono tornare nei loro paesi di origine.
L’obiettivo è alleviare la pressione sui sistemi nazionali di asilo e consentire agli sfollati di godere dei diritti armonizzati nell’UE. Pertanto, in base a questo sistema è previsto l’ottenimento del permesso di soggiorno nei paesi dell’UE, l’utilizzo dei servizi educativi e sanitari, l’accesso al mercato del lavoro. Inoltre, vengono offerte opportunità di assistenza sociale, alloggio e assistenza per il sostentamento agli sfollati.
Chi ha diritto alla protezione temporanea
Coloro che hanno diritto alla protezione temporanea sono:
- i cittadini ucraini residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022;
- i soggetti apolidi;
- i rifugiati in Ucraina o
- titolari di protezione nazionale in Ucraina prima del 24 febbraio 2022.
Contesto e tappe future
Il meccanismo di protezione è stato attivato il 4 marzo 2022, pochi giorni dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte delle forze armate russe, ed è stato automaticamente prorogato di un anno.
Il Consiglio dovrà adottare formalmente la decisione di prorogare la protezione temporanea al 4 marzo 2025 una volta concluse la revisione giuridica e la traduzione in tutte le lingue dell’UE dell’accordo politico raggiunto in seno al Consiglio.