L’ultima Legge di Bilancio (Legge 207/2024, articolo 1, commi dal 636 al 641) ha introdotto nuovi contributi o aumentato le tariffe già esistenti a carico dei cittadini stranieri che presentano richiesta di cittadinanza in Italia tramite i comuni o dall’estero tramite i Consolati.
Nuovi contributi e tariffe
Nello specifico, fino allo scorso anno per presentare domanda di cittadinanza iure sanguinis presso il comune di residenza era richiesto solamente il pagamento di una marca da bollo da €16.
A partire dal 2025, in considerazione della complessità del procedimento, queste domande sono state assoggettate al contributo amministrativo di €600 per ciascun richiedente maggiorenne.
In caso di mancato o inesatto pagamento del contributo, le domande saranno considerate improcedibili.
Inoltre, il comma 637 della legge di Bilancio prevede che:
“i comuni possono assoggettare le richieste di certificati o di estratti di stato civile formati da oltre un secolo e relativi a persone diverse dal richiedente al pagamento di un contributo amministrativo in misura non superiore a euro 300 per ciascun atto. Per le richieste corredate dell’identificazione esatta dell’anno di formazione dell’atto e del nominativo della persona cui l’atto si riferisce, il contributo può essere ridotto”.
Tuttavia, la scelta se introdurre o meno i nuovi contributi è lasciata alla discrezionalità delle amministrazioni comunali.
Allo stesso tempo, è stata aumentata da €300 a €600 la tariffa per il trattamento della domanda di riconoscimento della cittadinanza italiana di persona maggiorenne presso gli uffici diplomatici e consolari.
Non è stato invece modificato il contributo di 250€ a favore del Ministero dell’Interno da corrispondere per le richieste di cittadinanza per naturalizzazione e matrimonio o unione civile con cittadino italiano.