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Trasferirsi in Italia come pensionato

Guida agli incentivi sul trasferimento in Italia da pensionato: agevolazioni fiscali e migliori posti dove trasferirsi.

Indice dei Contenuti

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L’Italia è spesso indicata come uno dei paesi più belli in cui trascorrere la pensione per via del cibo e della cultura tradizionali, nonché per il bel tempo e lo stile di vita. Se sei un cittadino straniero che sta valutando di trascorrere la pensione in Italia, potresti essere interessato ai requisiti di immigrazione e agli incentivi fiscali offerti dal nostro paese.

Trasferirsi come pensionato in Italia pro e contro

Trasferirsi come pensionato in Italia: Vantaggi

L’Italia è generalmente considerate una ottima meta in cui vivere per via della sua arte e cultura, l’alta qualità della vita, il clima caldo e la tradizione culinaria. Molti espatriati trovano inoltre che il delizioso cibo italiano sia anche più economico rispetto ai mercati alimentari di altri paesi europei.

Inoltre, l’Italia ha un Sistema sanitario pubblico di alto livello. Offre infatti un servizio sanitario nazionale (SSN) gratuito per molte categorie di stranieri come ad esempio i lavoratori e i loro familiari a carico. A tutti gli iscritti viene assegnato un medico di famiglia e/o un pediatra. I medici di famiglia possono supportare il paziente in caso di malattie generiche o prescrivere loro farmaci. Tuttavia, ogni volta che un paziente deve sottoporsi a una visita specialistica presso un ospedale pubblico, occorre versare un piccolo contributo al sistema sanitario (ticket).

Svantaggi di trasferirsi in Italia come pensionato

Tra gli svantaggi di vivere nel nostro “bel paese” vi è il fatto che molti italiani, soprattutto gli anziani – ma anche molti ufficiali che lavorano nella pubblica amministrazione – non parlano inglese. Tuttavia, questa potrebbe essere un’ottima occasione per imparare la nostra Bellissima lingua! Infatti, è sempre consigliabile seguire delle lezioni di lingua italiana, prima del trasferimento in Italia, proprio per imparare alcune frasi semplice ed essere in grado di comunicare nella vita quotidiana.

Infine, un’altra pecca che potresti riscontrare durante il tuo insediamento è il fatto che la burocrazia italiana, inclusa quella di Immigrazione, è piuttosto complessa e lenta, se confrontata con altri paesi europei che hanno implementato sistemi online più efficienti.

Condizioni per il trasferimento di pensionati in Italia

Se sei uno straniero che sta considerando l’idea di trasferirsi in Italia per trascorrere la pensione dovresti, prima di tutto, valutare le opzioni migratorie disponibili in relazione al tuo caso specifico. Infatti, i cittadini comunitari possono trasferirsi in Italia senza alcun obbligo di visto specifico, è sufficiente per loro registrarsi presso il Comune in cui risiedono, se intendono soggiornare in Italia per più di 90 giorni. I cittadini non comunitari, invece, dovranno ottenere un visto adeguato per poter entrare nel nostro paese.

Trasferirsi come pensionato in Italia avendo la doppia cittadinanza

Contrariamente ad altri paesi del mondo, che consentono di avere una sola cittadinanza, l’Italia consente la cittadinanza multipla. Ciò significa che, se sei in possesso di un passaporto italiano, insieme al passaporto straniero, sarai considerato cittadino italiano a tutti gli effetti. Certo, dovrai ricordare di portare sempre con te entrambi I passaporti, da esibire alle autorità in caso di controllo.

Il Visto per Residenza Elettiva

Il visto italiano per residenza elettiva è destinato agli Stranieri che vogliono vivere in Italia senza un contratto di lavoro, potendo provvedere autonomamente al proprio sostentamento (ad esempio, pensionati, persone con alte fonti di reddito passivo e disponibilità finanziarie). Uno dei requisiti fondamentali, infatti, è che il richiedente possa sostenere la propria presenza in Italia senza svolgere alcun tipo di attività lavorativa.

Pertanto, dovranno essere fornite adeguate e documentabili informazioni circa la disponibilità di un immobile da eleggere a residenza (ad esempio, un contratto di locazione registrato), e di Risorse economiche stabile e regolari, di cui si può ragionevolmente ipotizzare la continuità nel futuro. Per ulteriori informazioni riguardo ai documenti e alla procedura, dai un’occhiata al nostro articolo sul visto italiano per residenza elettiva.

Il “Golden Visa” Italiano

Il visto per investitori in Italia – conosciuto anche come “Golden Visa” – è un processo di Immigrazione introdotto da qualche anno e rivolto a tutti i cittadini non comunitari che desiderano investire in asset strategici per l’economia italiana. Esistono diversi tipi di investimento accettati per questa tipologia di visto.

Le due condizioni principali per il rilascio e il mantenimento del permesso per investitori sono:

  • Che il richiedente abbia effettuato l’investimento o la donazione dichiarata nella domanda di visto entro tre mesi dall’ingresso in Italia;
  • Che il richiedente mantenga l’investimento originario per tutta la validità del permesso di soggiorno.

La flat tax 7% per pensionati in Italia

L’art. 24-ter del T.u.i.r. prevede una agevolazione fiscale importante per coloro che trasferiscono la propria residenza in Italia e sono titolari di redditi di pensione da fonte estera.

Misura dell’ agevolazione fiscale

L’agevolazione fiscale consiste nel poter assoggettare ad imposta sostitutiva i redditi prodotti all’estero di qualunque categoria.

L’imposta sostitutiva è stabilita nella misura forfettaria (flat tax) del 7%.

I redditi prodotti all’ estero sui quali è possibile applicare l’aliquota del 7% sono quelli individuati secondo i criteri dettati dall’art. 165, comma 2 del T.u.i.r.

Requisiti necessari per usufruire dell’agevolazione

Per poter usufruire della flat tax 7% occorre rispettare i seguenti requisiti:

  • Essere titolari di redditi da pensione erogati da soggetti esteri ( reddito di pensione di cui all’ articolo 49, comma 2, lettera a) del T.u.i.r.)
  • Trasferire la propria residenza in Italia in uno dei comuni siti nei seguenti territori e con una popolazione non superiore a 20.000 abitanti:
    • Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia
    • Comuni previsti dal DL 17 ottobre 2016, n. 189 elencati all’ allegato 1, allegato 2 e allegato 2-bis.
    • Comuni interessati dagli eventi sismici del 6 aprile 2009
  • Non essere stati residenti in Italia nei 5 periodi di imposta precedenti a quello in cui viene applicata l’imposta sostitutiva flat tax 7%
  • Trasferire la residenza da Paesi con i quali sono in vigore accordi di cooperazione amministrativa con l’ Italia.

Come ottenere la flat tax 7%

Il contribuente che possiede i requisiti di cui al punto precedente può optare per la flat tax 7%. L’opzione deve essere esercitata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta in cui viene trasferita la residenza in Italia.

Esempio: trasferimento residenza in Italia il 10 maggio 2023. L’opzione viene esercitata nel modello Redditi 2024 anno 2023 (scadenza invio modello Redditi 30 novembre 2024).

Durata dell’agevolazione flat tax 7%

Il cd. Decreto crescita (D.L. n. 34/2019) ha innalzato da 6 a 10 anni d’imposta il periodo massimo di fruizione dell’agevolazione fiscale. Pertanto il contribuente può beneficiare della flat tax 7% per l’anno in cui esercita l’opzione più i 9 anni d’imposta successivi.

L’opzione può essere revocata in ogni momento da parte del contribuente.

Flat tax 7%: il parere dell’Agenzia delle Entrate

Con l’interpello n. 471/2022 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che se il contribuente, oltre alla pensione estera, è titolare anche di pensione erogata da INPS ciò non impedisce l’applicazione della flat tax 7%.

Egli potrà assoggettare all’aliquota 7% tutti i redditi esteri mentre la pensione erogata da INPS sarà assoggettata ad irpef secondo le regole ordinarie.

Migliori posti dove vivere come pensionato

Molti stranieri da tutto il mondo scelgono l’Italia come paese per trascorrere la loro pensione e godersi la cosiddetta “golden age”. Sono molte le mete interessanti da tenere in considerazione quando si pianifica un trasferimento in Italia, soprattutto al Sud Italia e nelle isole.

Vivere da pensionato nel Sud Italia

Mentre la Sardegna è la location per lo più prediletta dai turisti, la Sicilia e la Puglia sono le regioni più prese di mira dai pensionati, che decidono di andare a trascorrere lì la loro vita per godere delle bellissime spiagge, del cibo famoso in tutto il mondo e dello stile di vita rilassato. Inoltre, queste regioni hanno un costo della vita tra i più bassi d’Italia, sia per quanto riguarda gli immobili in affitto che quelli in vendita. Nel corso degli anni, la regione Puglia è diventata sempre più nota per ospitare una vasta comunità di pensionati espatriati che vivono nella regione per beneficiare dell’atmosfera amichevole e del mercato immobiliare.

Vivere al Centro-Sud da pensionato

Passando poi al centro-sud della penisola italiana, potresti trovare la regione Abruzzo, da molti considerata una buona meta per andare in pensione, per via del buon compromesso tra spiagge, campagna e montagne dell’Apennino.

Vivere da pensionato a Roma e Milano

Infine, se stai cercando una località più centrale, multiculturale ma anche più costosa, potresti prendere in considerazione Roma o Milano. Roma è la capitale d’Italia e offre uno stile di vita vivace, piena di turisti, storia e cultura. Milano, invece, è la capitale della moda e ospita una vasta gamma di negozi di lusso, ma anche una ricca presenza architettonica e alcuni bellissimi laghi nelle vicinanze. Entrambe le città sono note per il relativamente alto costo della vita, infatti per l’affitto o l’acquisto di immobili si spende generalmente di più rispetto ad altre regioni italiane.

Riferimenti Normativi

Decreto Legislativo n. 286/1998

Fonte

Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917

Fonte

Decreto Legge del 17 Ottobre 2016 n. 189

Fonte

Decreto Legge 30 Aprile 2019, n. 34

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Interpello dell'Agenzia delle Entrate n. 471/2022

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