[vc_row][vc_column][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Nuove misure fiscali per attirare i pensionati stranieri in Italia
La Legge di Bilancio Italiana del 2019 ha introdotto un nuovo regime fiscale speciale, volto ad attrarre le persone fisiche titolari di pensioni estere a trasferire la loro residenza fiscale in uno dei comuni del Sud Italia. Le risorse provenienti dagli extra-ricavi derivanti dall’attuazione del regime, sono destinate al finanziamento delle università che hanno sede in Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia.
Tale regime speciale, entrato in vigore dal 1° gennaio 2019, consente ai contribuenti titolari di pensioni estere, che non hanno acquisito la qualifica di residenti fiscali italiani per almeno i cinque periodi d’imposta precedenti, di optare per l’applicazione di una flat tax del 7% a tutti i redditi di fonte estera (anziché applicare le aliquote progressive, che in Italia possono variare dal 23% al 43% più il 3% di imposte locali).
In particolare, i contribuenti possono optare per la flat tax del 7%, se:
- trasferiscono la propria residenza fiscale da un paese con il quale esiste un accordo di cooperazione amministrativa con l’Italia in una delle seguenti regioni italiane del Sud Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Puglia, Sicilia e Sardegna, in un Comune con meno di 20.000 abitanti;
- non sono stati residenti fiscali in Italia per almeno cinque periodi fiscali antecedenti al trasferimento in Italia;
- attualmente percepiscono una pensione straniera.
La flat tax può essere esercitata nella prima dichiarazione dei redditi italiana ed è valida per quel periodo d’imposta e per i cinque periodi d’imposta successivi. Possono inoltre beneficiare dell’esenzione dagli obblighi dichiarativi in materia di controllo fiscale e dal pagamento delle imposte Ivie e Ivafe (imposte sul valore aggiunto su beni immobili e attività finanziarie estere).
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