L’Agenzia delle Entrate, con risposta n. 223/2021, chiarisce quale sia la tassazione, separata o ordinaria, da applicare agli emolumenti legati al raggiungimento di obiettivi destinati ai lavoratori dipendenti.
L’interpello in merito all’applicazione della tassazione separata o ordinaria nasce dall’istanza di un ente pubblico economico il quale corrisponde al proprio personale somme in virtù di contratti collettivi, leggi e regolamenti che rientrano tra le cause giuridiche previste all’art. 17 del Tuir.
Tassazione separata: i requisiti
Affinché possa trovare applicazione la modalità di tassazione separata è necessario, in primis, che gli emolumenti siano corrisposti in un periodo d’imposta successivo a quello in cui è stata prestata l’attività lavorativa e che, inoltre, detto ritardo derivi da leggi, contratti collettivi, sentenze o atti amministrativi sopravvenuti, oppure, sia riconducibile ad altre cause non dipendenti dalla volontà delle parti, ovvero il ritardo non sia fisiologico rispetto ai tempi giuridici e tecnici ordinariamente occorrenti per l’erogazione degli emolumenti.
Limiti di applicabilità della tassazione separata
Conseguentemente, la tassazione separata non può trovare applicazione qualora i compensi siano corrisposti nello stesso periodo d’imposta in cui si riferiscono oppure qualora la corresponsione in un periodo d’imposta successivo possa considerarsi fisiologica, in altre parole la stessa natura degli emolumenti fa sì che la loro erogazione debba avvenire in un periodo d’imposta successivo rispetto a quello di maturazione.