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Aprire una ditta individuale per Artigiani e Commercianti

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Guida su come avviare una impresa individuale per artigiani e commercianti, tra vantaggi e svantaggi della forma d'impresa.

Indice dei Contenuti

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La ditta individuale indica un’attivitร  svolta da un unico soggetto, che puรฒ perรฒ avvalersi di collaboratori o dipendenti per la sua conduzione. Di seguito ti riportiamo la nostra guida introduttiva sulla forma di impresa individuale, tra vantaggi e svantaggi, e la gestione previdenziale INPS artigiani e commercianti.

Definizione di Impresa Individuale

Secondo la definizione tratta dal Registro delle Imprese, lโ€™impresa individuale (o ditta individuale) รจ unโ€™attivitร  svolta da un unico soggetto, titolare dellโ€™impresa, che puรฒ avvalersi dellโ€™ausilio di collaboratori, anche familiari, oppure di dipendenti. Il titolare dellโ€™impresa รจ lโ€™unico responsabile della gestione dโ€™impresa.

L’impresa individuale รจ caratterizzata dalla prevalenza sia del lavoro prestato dallโ€™imprenditore e dai suoi familiari rispetto al lavoro altrui che dallโ€™impiego di capitale proprio rispetto a forme di investimento esterno.

Piรน affine al concetto di imprenditore individuale รจ la definizione nellโ€™articolo 2083 del Codice civile, che attiene il piccolo imprenditore e lo definisce come:

colui che esercita unโ€™attivitร  professionale organizzata prevalentemente con il proprio lavoro e dei componenti della propria famiglia.

Come aprire una ditta individuale in Italia

Tutti gli imprenditori individuali, incluse le imprese familiari, sono obbligati ad iscriversi nel Registro delle Imprese presso le Camere di Commercio. L’iscrizione alla Camera di Commercio va presentata esclusivamente in via telematica, tramite Comunicazione Unica (detta ComUnica), istituita dalla legge 40/2007.

La ComUnica permette di effettuare un unico adempimento per assolvere tutte le formalitร  necessarie la costituzione dellโ€™impresa e, in particolare:

  • richiedere lโ€™attribuzione della partita Iva allโ€™Agenzia delle Entrate;
  • iscrivere lโ€™impresa nel Registro delle Imprese;
  • assolvere gli adempimenti Inps ai fini previdenziali;
  • assolvere gli adempimenti Inail ai fini assicurativi.

Denominazione della ditta individuale

La denominazione della ditta individuale non รจ obbligatoria, in quanto lโ€™imprenditore puรฒ anche non mettere alcuna denominazione. In tal caso, la ditta si identificherร  con il nome proprio dell’imprenditore.

Lโ€™imprenditore ha diritto allโ€™uso esclusivo della ditta da lui prescelta, e la ditta, comunque sia formata, deve contenere almeno il cognome o la sigla dellโ€™imprenditore, salvo quanto รจ disposto dallโ€™art. 2565 c.c. Per distinguere la propria attivitร  ed i propri prodotti, l’imprenditore usa dei segni che lo distinguono anche dagli altri concorrenti quali la ditta, lโ€™insegna e il marchio.

Doveroso rappresentare che trattandosi di segni distintivi, la ditta non deve arrecare confusione alla concorrenza e non deve ledere pertanto i diritti altrui.

Quali sono i vantaggi di aprire una ditta individuale

Lโ€™attivitร  da imprenditore individuale comporta alcuni vantaggi:

  • Opzione di accesso al regime di contabilitร  semplificata;
  • Opzione di accesso a regime agevolato forfettario;
  • Non รจ soggetta a fallimento dโ€™impresa e procedure concorsuali.

Tra lโ€™altro, le ditte individuali che si avvalgono del regime forfettario possono richiedere uno โ€œscontoโ€ del 35% su tutti i contributi previdenziali INPS.

Costituire unโ€™impresa individuale ha sicuramente il vantaggio di permettere allโ€™imprenditore di gestire la sua attivitร  con costi di gestione contenuti. Di fatti:

  • Non รจ previsto un capitale minimo obbligatorio iniziale;
  • Non รจ necessario ricorrere al notaio per la stipula di un atto costitutivo;
  • Non รจ tenuto alla predisposizione e al deposito del bilancio annuale;

Imposte previste per l’impresa individuale

Quanto alle imposte, non cโ€™รจ nessuna doppia imposizione nรฉ sul reddito dell’impresa nรฉ su reddito o patrimonio dell’imprenditore. Pertanto, lโ€™imprenditore che costituisce una ditta individuale รจ avvantaggiato dal punto di vista fiscale essendo soggetto al versamento dellโ€™IRPEF (imposta sui redditi delle persone fisiche) e ai contributi previdenziali INPS.

Quali sono gli svantaggi dell’impresa individuale

Lโ€™apertura di una ditta individuale, seppur molto semplificata e meno dispendiosa rispetto alle altre forme previste per legge, ha anche notevoli svantaggi che in particolar modo coinvolgono il profilo della responsabilitร .

Il rischio prevalente da considerare per lโ€™imprenditore che avvia unโ€™impresa individuale รจ di natura patrimoniale. Nellโ€™impresa individuale non esiste divisione tra il capitale personale dellโ€™imprenditore e il capitale dellโ€™impresa: pertanto, ci troviamo di fronte ad un caso di autonomia patrimoniale imperfetta.

In questo caso lโ€™imprenditore sarร  illimitatamente responsabile nei confronti dei terzi creditori e risponde con tutto il suo patrimonio personale dei debiti contratti dallโ€™impresa.

Gestione Previdenziale Artigiani e Commercianti

Il titolare di unโ€™impresa individuale, secondo lโ€™articolo 2 comma 26 della legge 335/95, ha lโ€™obbligo di iscrizione ad una gestione previdenziale INPS per regolare correttamente i contributi relativi ai redditi percepiti tramite lโ€˜attivitร  dโ€™impresa.

La Gestione INPS Artigiani e Commercianti รจ la cassa previdenziale che si rivolge agli imprenditori individuali che operano nei settori dellโ€™artigianato e del commercio.

Generalmente, le attivitร  artigianali si riconoscono per la centralitร  del lavoro tecnico-manuale svolto, per lo piรน, in prima persona dal titolare. Le attivitร  commerciali, invece, si basano sulla vendita di beni e/o servizi, oppure svolgono funzioni ausiliarie alla vendita.

Le due tipologie di contributi previdenziali per artigiani e commercianti

Gli iscritti alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS versano due tipologie di contributi previdenziali. Tali contributi sono basati sul minimale di reddito stabilito dallโ€™INPS, pari a 16.243 โ‚ฌ, e allโ€™aliquota previdenziale pari a circa il 24,00% :

  • Contributi annui trimestrali: importo fisso e obbligatorio a prescindere dagli incassi effettivamente prodotti nel corso dellโ€™anno, calcolati utilizzando lโ€™aliquota previdenziale sul reddito minimale;
  • Contributi calcolati sul reddito eccedente il minimale: dovuti in caso di superamento del minimale INPS e calcolati soltanto su quella eventuale โ€œporzioneโ€ di reddito eccedente.

Versamento rate per artigiani e commercianti

Il contributo IVS sul minimale di reddito, ripartito in quattro rate trimestrali di uguale importo, va versato alla Gestione Artigiani e Commercianti entro:

  • 16 maggio: prima rata
  • 20 agosto: seconda rata
  • 16 novembre: terza rata
  • 16 febbraio: quarta rata

I contributi sulla quota di reddito eccedente il minimale, invece, si pagano entro i termini previsti per il versamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche, a titolo di saldo, primo acconto e secondo acconto e risultano deducibili dal reddito annuo con lโ€™elaborazione della dichiarazione dei redditi persone fisiche.

Quadro normativo

Autoritร  Fonte Numero Articolo Data Link

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