Requisiti d’ingresso e transito, misure di contenimento, obbligo di mascherina e distanziamento: le misure transitorie stabilite dal governo in Sud Africa.
Il Sud Africa, paese epicentro della prima variante Omicron, dal 5 aprile 2022 non si trova più in uno stato di allerta sanitaria. Il governo ha decretato il passaggio dal livello di allerta 1 ad uno stato di transizione verso una nuova normalità, che mantiene in vigore una serie di misure transitorie. Tra queste, i requisiti d’ingresso e transito da altri paesi e le misure di contenimento del virus da osservare all’interno del territorio nazionale.
Indice dei Contenuti
- Ingresso in Sud Africa
- Certificato di vaccinazione o test covid
- Transito in Sud Africa
- Misure di contenimento: la gestione degli eventi di massa
- Obbligo di mascherina e distanziamento sociale
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1. Ingresso in Sud Africa
Ѐ opportuno segnalare che solo alcuni valichi d’ingresso terrestri sono aperti. L’ingresso è, inoltre, consentito da tutti gli aeroporti aperti al traffico internazionale dei viaggiatori, tra di essi i tre principali: OR Tambo, King Shaka, e Cape Town. Per entrare in Sud Africa è necessario rispettare i requisiti sanitari implementati dal governo.
Una misura di cui tutt’ora potrebbe essere richiesta l’osservanza è quella della compilazione di un modulo sanitario da mostrare alle autorità al momento dell’ingresso nel paese.
2. Certificato di vaccinazione o test covid per entrare in Sud Africa
I requisiti d’ingresso in Sud Africa variano in base allo stato di vaccinazione del viaggiatore. Tutti i viaggiatori vaccinati possono entrare in Sud Africa presentando un certificato di vaccinazione valido.
Tutti i viaggiatori non vaccinati possono entrare in Sud Africa a patto che presentino il risultato negativo di un test covid riconosciuto dall’OMS e ottenuto non più di 72 ore prima della data del viaggio. Non sussiste l’obbligo di quarantena se tutti i requisiti d’ingresso vengono soddisfatti.
3. Transito in Sud Africa
Il transito in Sud Africa è soggetto al rispetto dei requisiti sanitari sopra indicati, anche nel caso in cui i viaggiatori provengano da paesi vicini.
4. Misure di contenimento: la gestione degli eventi di massa
Da quando è stato revocato lo stato di allerta sanitaria, il governo ha stabilito una serie di misure transitorie da osservare in questa fase di passaggio.
In accordo con le attuali misure, è possibile riunirsi in gruppi per motivi politici, religiosi, culturali o lavorativi senza limiti di numero se i partecipanti all’evento sono in possesso di un certificato di vaccinazione valido o del risultato negativo di un test covid, riconosciuto dall’OMS, non più vecchio di 72 ore. È possibile riunirsi in gruppi per motivi politici, religiosi, culturali o lavorativi anche se i partecipanti all’evento non sono possesso di una certificazione di vaccinazione o del risultato negativo di un test covid, a patto che non si superino le 1000 persone al chiuso e le 2000 persone all’aperto. Inoltre, laddove la sede sia troppo piccola per consentire il rispetto di un adeguato distanziamento sociale, non può essere utilizzato più del 50% della capienza della sede.
5. Obbligo di mascherina e distanziamento sociale
Tra le misure di contenimento più importanti ancora in vigore, vi è l’obbligo di mascherina all’interno degli edifici pubblici e sui mezzi di trasporto. Sono esclusi dall’osservanza di tale obbligo i bambini minori di 6 anni. Non è più obbligatorio indossare la mascherina all’aperto, tranne nei casi in cui il distanziamento sociale di almeno 1 metro non possa essere mantenuto. A tal proposito, è opportuno segnalare che tutte le attività possono operare nel rispetto delle norme di distanziamento sociale.